Sono undici i gol presi dalla Roma di Daniele De Rossi, su un totale di trentacinque. Delle squadre in corsa - teoricamente - per la Champions League i giallorossi sono quelli che subiscono più reti. La sua squadra subisce più di quella allenata da Mourinho:1,2 a partita, la media di reti incassate con lo Special, 1,37 quella con Daniele. La Roma pre DDR - scrive Alessandro Angeloni su 'Il Messaggero' - aveva preso ventiquattro reti in venti partite, quella attuale undici in otto. Ma il dato sensibile della Roma attuale è nel numero di reti incassate su cross dalle fasce.
Il Messaggero
L’attacco è esplosivo, ma la difesa balla: da Salerno a Firenze, se il cross è letale
I due contro la Viola sono l’ultimo esempio significativo: il primo di testa (Ranieri), il secondo di Mandragora. Di testa aveva segnato anche Kastanos, in Salernitana-Roma. Dei quattro gol dell’Inter, solo quello di Bastoni era arrivato da una percussione centrale. Anche contro il Toro non hanno funzionato bene i meccanismi esterni. A confermare questa tendenza la rete di Paixao a Rotterdam. È evidente che ci sia una difficoltà da parte dei centrali nella lettura di certe traiettorie e degli esterni non troppo capaci di stoppare sul nascere quei pericoli. Forse, in parte, questa difficoltà si può spiegare dalla costante assenza di Smalling, l'unico vero colpitore di testa della difesa giallorossa, Chris con Mourinho non c'è praticamente mai stato, con De Rossi si è fatto vivo a Frosinone (zero gol subiti), settantotto con il Torino (presente solo nella rete di Zapata) e trentuno con il Monza (presente nel gol di Carboni, che segna con un tiro dalla distanza).
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