rassegna stampa

L’anno che verrà non conosce soste

Il prossimo campionato dovrà tassativamente finire a maggio 2021 perché l'11 giugno inizieranno gli europei

Redazione

Il digiuno forzato di questi giorni, che ha già prodotto crisi d'astinenza da calcio, sarà preparatorio per la grande abbuffata in quello che verrà, scrive Emiliano Bernardini su Il Messaggero.

Nella stagione 2020-21, infatti, non ci sarà sosta. Un'annata da vivere tutta d'un fiato tra campionato, coppe e soprattutto Nazionale. Insomma quello che avrebbe dovuto esserci quest'anno lo vedremo il prossimo ma in maniera concentrata. Tutto dipenderà da quando si riuscirà a finire l'attuale stagione con annesse coppe europee. La Uefa ha già spostato il termine all'inizio di agosto. Tradotto vacanze accorciate per tutti. Eh già perché il nuovo campionato dovrà tassativamente finire a maggio 2021 proprio perché l'11 giugno inizieranno gli europei. Con buona pace dei tecnici dei club che dovranno fare del turn over uno stile di vita. Soprattutto in autunno quando si condenseranno la maggior parte dei infrasettimanali.

Settembre, ottobre e novembre i mesi più caldi. Si giocherà ogni tre giorni. Prendiamo, ad esempio, una squadra impegnata in Champions e che con regolarità fornisce giocatori alla Nazionale. In quel periodo oltre al campionato (si giocano undici gare in media) ci sono 5 partite dei gironi di coppa. A cui quest'anno si aggiungono anche 8 gare della Nazionale, due in più rispetto alla normale programmazione. E quindi a settembre e ottobre Mancini giocherà sei partite (anziché 4) che serviranno per chiudere i gruppi di Nations League. L'Italia è nel girone con Olanda, Bosnia e Polonia. Poi a novembre c'è la finestra per i playoff che servono a qualificare le ultime quattro nazionali all'Europeo, gli Azzurri useranno quelle date per disputare due amichevoli. Niente riposo e tappe forzate. Con buona pace degli allenatori dei club che già quest'anno avevano storto il naso per le troppe chiamate del Mancio.