rassegna stampa

Lampi di Iturbe: «Presi tre punti grazie a Dio»

Ieri a Udine l'argentino ha dato segni di vita. Tante sgroppate, alcune finiscono come al solito contro un muro, altre trovano aria e quasi il gol

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Manuel Iturbe dà segni di vita. Tante sgroppate, alcune finiscono come al solito contro un muro, altre trovano aria e quasi il gol: vedi nel primo tempo il pallone che serve a Totti, vedi anche quello nella ripresa messo sul piede di Pjanic. Un po' di sostanza al servizio della squadra in una partita, l'unica fino a questo momento, giocata per intero e senza Mattia Destro al suo fianco, perché Garcia, quella strana coppia, sceglie di scoppiarla in partenza. Nessuno si aspettava un Iturbe così moscio, acquistato a suon di milioni per fare la differenza e non la comparsa, stanca e svuotata.

E quanto pesano e hanno pesato quei 31 milioni distribuiti a più parti (Verona, Mascardi etc etc) per il numero 7, una sorta di macigno sulla testa e sulle gambe, spesso infortunate. Manuel è fermo al gol di Torino, la famosa partita "virtuale" contro la Juventus, che ancora oggi fa male a Garcia, ma qui a Udine si registra un'evidente, e ben augurante, sterzata. Domenica c'è la Lazio, la squadra alla quale Manuel ha già segnato con la maglia del Verona: domenica toccherà ancora a lui provare a sfondare la difesa biancoceleste, per adesso vuole godersi la vittoria qui in Friuli e la sua buona prestazione. «Era importante cominciare bene l'anno. Grazie a Dio è arrivata una vittoria su un campo molto difficile. La Lazio? Stiamo bene e siamo fiduciosi. E’ importante vincere il derby, dobbiamo pensare solo ai tre punti. Mi aspetto un Olimpico pieno».