Non avrà forse tempo di applicarla già domenica contro il Verona, ma Luciano Spalletti vorrà inculcare nella testa dei giocatori la sua idea tattica.
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La tattica che verrà
Il marchio di fabbrica del tecnico di Montespertoli, si sa, è il 4-2-3-1 anche se nella sua carriera ha prodotto, ma senza eccessiva enfasi, altri sistemi di gioco
Come scrive Mimmo Ferretti su IlMessaggero, il marchio di fabbrica del tecnico di Montespertoli, si sa, è il 4-2-3-1 anche se nella sua carriera ha prodotto, ma senza eccessiva enfasi, altri sistemi di gioco: provando ad ipotizzare la Roma spallettiana 2.0, va da sè che quattro quinti della difesa appaiono scontati, con Szczesny tra i pali, Manolas e Ruediger centrali e Digne a sinistra; a destra, ci sono tre opzioni, Florenzi, Maicon e Torosidis, ma il primo, per caratteristiche, potrebbe essere spostato più avanti.
Ecco che, togliendo Florenzi, restano (per ora) Torosidis (che è in lista di partenza) e Maicon. A dire il vero, però, potrebbe esserci un’altra mossa, cioè quella di dirottare Ruediger sulla fascia come avviene nella Germania con l’inserimento di un altro centrale al fianco di Manolas. E qui entrano in ballo i nomi di Castan e De Rossi.
Passando a centrocampo, in attesa del pieno recupero di Strootman (che troverà sicuramente spazio), Spalletti può contare su parecchi elementi per comporre la coppia di mediani davanti alla difesa: De Rossi, Vainqueur, Nainggolan, Keita e forse anche Uçan. Non c’è un vero e proprio regista per il suo calcio, ma visto che tanti anni fa trasformò Pizarro da trequartista in playmaker è corretto ipotizzare che lo stesso percorso potrebbe farlo Pjanic. Florenzi potrebbe diventare centrocampista nel 4-3-1-2, mentre nel 4-2-3-1 potrebbe giocare come esterno d’attacco o come incursore alle spalle della punta centrale. Già, il 4-3-1-2, un altro schema spallettiano: in questo caso, Pjanic appare tagliato su misura per la posizione di trequartista alle spalle delle due punte. Ma occhio pure a Iago Falque, con Mire sulla linea a tre di centrocampo.
Nel 4-2-3-1, la punta centrale ovviamente sarà Dzeko; con due attaccanti, cioè con il 4-3-1-2, il bosniaco sarà affiancato da uno tra Salah e Gervinho. Complicato pensare, poi, che nel 4-2-3-1 Salah e Gervinho saranno i due attaccanti esterni: uno solo dentro, l’altro fuori e sulla fascia uno tra Florenzi e Iago Falque per dare equilibrio all’intera squadra giallorossa.
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