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rassegna stampa

La squadra non può sfruttare l’arma Trigoria

LaPresse

Il centro sportivo consentirebbe sedute individuali senza rischi. Fonseca spera nella marcia indietro del Governo

Redazione

La decisione di rinviare gli allenamenti di gruppo dal 4 al 18 maggio ha preso in contropiede il calcio italiano, scrive Stefano Carina su Il Messaggero.

Non Fonseca (e quindi la Roma) che in un’intervista rilasciata domenica (ma resa nota ieri) a ‘Great Football’ già prefigurava - prima del discorso serale del Premier Conte - quello che sarebbe di lì a breve accaduto: "Forse torneremo ad allenarci in maniera individuale dal 4 maggio. Speriamo invece che dal 18 potremo cominciare a farlo collettivamente.Per ora nessuno è certo della ripresa del campionato". Parole dalle quali si evincono due cose: 1) L’allenatore già presumeva che potesse aver luogo questo slittamento 2) Ad oggi, Paulo non è convinto che il torneo possa ripartire.

Il rientro a Trigoria doveva rappresentare lo step per concentrarsi sulla brillantezza e la velocità. Questo rinvio cambia parzialmente le carte in tavola.Anche perché dentro la Roma c’è ancora spazio per una speranza. Ossia che il Governo possa tornare sui suoi passi e permettere di allenarsi individualmente agli atleti (come accade per gli sport individuali) all’interno della struttura del club. Il ragionamento a Trigoria è semplice: avendo sei campi a disposizione, e trattandosi perlopiù sino al 18 maggio di una mera fase di riatletizzazione, ci sarebbe lo spazio idoneo per garantire sedute individuali e la distanza di sicurezza che nemmeno una corsa al parco avrebbe.

Entro giovedì la Roma completerà il ciclo dei tamponi per calciatori e staff con famiglie annesse.