rassegna stampa

La Serie A sta con Infantino: “Cacciamo i razzisti dagli stadi”

Nelle consuete conferenze stampa del prepartita, gli allenatori - da Fonseca a Conte e Inzaghi - si sono uniti in un unico coro

Redazione

"Dobbiamo preoccuparci del fatto che l'Italia stia diventando un paese razzista. Dovrebbe essere un paese moderno, civile, educato e invece..." Gianni Infantino non ha usato mezzi termini durante il The Best Fifa Football Awards 2019 che si è svolto lunedì sera a Milano. Gli ultimi episodi hanno acceso l'allarme anche nel presidente della Fifa che, come riporta Salvatore Riggio su 'Il Messaggero', rincara la dose: "Penso che ci si stia muovendo in una direzione sbagliata, ma non bisogna mai generalizzare. È necessario estirparlo, identificare le persone, pena certa per i responsabili, metterli in galera, buttarli fuori dagli stadi". Anche il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è sceso in campo promettendo azioni importanti "anche a costo di prendere decisioni impopolari. Ora è necessario che si compia un salto di qualità".

Anche il fronte allenatori è compatto contro il razzismo: "Ci vuole la certezza della pena. Basterebbe individuare chi compie certe cose e cacciarlo fuori dagli stadi", le parole di Vincenzo Montella che in questi giorni ha rincuorato Dalbert per quanto successo in Atalanta-Fiorentina. Anche Paulo Fonseca ha detto la sua: "Sono contrario a qualsiasi forma di razzismo, è un fenomeno che va estirpato dalla società e dal calcio. Sono a favore di misure che vengano assunte per eliminarlo definitivamente". Poi Simone Inzaghi: "Sono d'accordissimo con Infantino. Bisogna condannare i responsabili perché non devono esistere forme di razzismo. Dicevamo di essere migliorati, ma nelle ultime domeniche sono successi fatti che non possono avvenire nei nostri stadi". A seguire Antonio Conte: "Ci sono degli articoli in cui si parla della futura partita Inter-Juventus e scrivono che sarò coperto di insulti. Lì rimango sbalordito. Chi scrive deve avere più senso di coscienza, capire cosa provoca e cosa suscita in chi legge. Se fossi in un direttore di giornale, li prenderei a calci in c...". Infine Rolando Maran: "Negli stadi vedo stupidi che fanno sì che si parli di più di questo problema da condannare e debellare. Però, vedo stadi in cui la gente va a tifare per la propria squadra".