rassegna stampa

La Serie A in quarantena

Oggi andrà in vigore il dpcm che vieta le competizioni sul territorio nazionale. Si fermano anche gli altri sport

Redazione

Alla fine, seppur con il fiatone anche il calcio è costretto a fermarsi, scrive Emiliano Bernardini su Il Messaggero.

Ad imporre lo stop è il governo ma di fatto la maggiorparte degli sport si erano già fermati. Lo fa inserendo, o meglio modificando,l’articolo presente nel decreto del 4 marzo nel nuovo Dpcm in vigore già da oggi e che estende la "zona protetta" a tutta l’Italia.

Stop fino al 3 aprile. Ma si naviga a vista e la data potrebbe essere spostata più in avanti nel caso in cui l’emergenza dovesse continuare ad essere alta.

Il decreto del presidente del Consiglio stabilisce inoltre che gli allenamenti degli atleti impegnati in gare di qualificazione olimpica o in corsa per traguardi importanti (Mondiali o Europei) possano allenarsi ma solo previa certificazione del Coni.

Per tutta la giornata di ieri il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora ha lavorato con il premier Giuseppe Conte e gli altri ministri per definire in maniera netta divieti e libertà per gli atleti agonisti.

La parte che verrà modificata è quella relativa all’articolo 1 punto c in cui si evidenzierà che «sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; resta comunque vietato anche all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico». Verranno invece consentiti, sempre e solo per gli atleti agonisti, gli allenamenti. Chiaramente a porte chiuse e nel pieno rispetto delle norme emanate dall’Oms. La spinta decisiva è arrivata ieri dopo una riunione al Coni tra il numero uno dello sport,