Il Napoli resiste e batte all'Olimpico una Roma venuta fuori nella ripresa. La differenza, per due terzi del match, è nell'organizzazione, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero. Sarri, del resto, è due anni in anticipo nel duello con Di Francesco.
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La Roma si sveglia tardi
Giallorossi battuti all’Olimpico dal Napoli che conquista l’ottava vittoria di fila e va in fuga grazie alla rete di Insigne
Il tecnico giallorosso, poi, paga la lunga lista degli indisponibili proprio contro l'avversario più preparato. Roma brava a limitare almeno l'attacco partenopeo che viaggia alla media di 3 reti abbondanti a partita (già 26). All'Olimpico la firma per l'1 a 0 è di Insigne, e giallorossi fermati di nuovo dai legni: palo di Fazio e traversa di Dzeko.
Il Napoli, come sempre, sceglie il ritmo e ricama il suo calcio. Passaggi veloci e insistenti. In mezzo e sui lati, preferibilmente a sinistra, con Ghoulam, Hamsik, Insigne e spesso pure Mertens si unisce al coro. L'onda resta su quella fascia dove Peres, De Rossi e Florenzi non fanno diga. La Roma assiste e soprattutto si abbassa perché non ha la forza, fisica e mentale, per dire basta.
Il Napoli non si placa e anzi, quando va in vantaggio, accelera. La rete sboccia casuale, perché è involontariamente è De Rossi a liberare, sul tocco di Martens in verticale, Insigne. La Roma scopre invece il fastidio di prendere gol nel primo tempo (mai successo nelle precedenti 6 partite di campionato) e non si affaccia mai in avanti, subendo l'onda partenopea.
Di Francesco aspetta a intervenire. In panchina non ha i ricambi del collega. E, in una sfida del genere, le assenze pesano. La prima sostituzione, tra l'altro, è obbligata: Fazio per Manolas, uscito di scena per un risentimento muscolare all'adduttore sinistro. E' il 12° della stagione.
La Roma, con il 4-3-3, ritrova il coraggio e l'intensità dal ventesimo della ripresa. Pellegrini diventa intraprendente. Fazio ha l'occasione più nitida: sul suo colpo di testa, deviazione di Reina e palo. Su corner di Kolarov anche Dzeko gira di testa: la palla accarezza la traversa. Under, dentro per Florenzi, favorisce il risveglio del gruppo. Gerson, in campo per Pellegrini, partecipa all'assalto. Inutile, perché il gol non arriva: dopo 27 partite di campionato (34 in casa), i giallorossi fanno cilecca.
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