rassegna stampa

La Roma si diverte

(Il Messaggero – U.Trani) Lo show della Roma, al quinto successo consecutivo, prosegue anche in Coppa Italia e senza Totti: 3 a 0 all’Atalanta e qualificazione ai quarti del torneo già vinto nove volte.

Redazione

(Il Messaggero - U.Trani) Lo show della Roma, al quinto successo consecutivo, prosegue anche in Coppa Italia e senza Totti: 3 a 0 all’Atalanta e qualificazione ai quarti del torneo già vinto nove volte. Gara a senso unico e spettacolo per diecimila cuori che scaldano con la voce l’Olimpico deserto e gelato. Mercoledì i giallorossi conosceranno il nuovo avversario: Udinese, da affrontare in trasferta, o Fiorentina, da ospitare ancora qui.

Il turn over di Zeman coinvolge più di metà squadra. Sei novità rispetto all’assetto visto sia contro il Siena che contro la Fiorentina: Stekelenburg, Burdisso, Romagnoli, De Rossi, Osvaldo e Lopez. Escono Goicoechea, Marquinhos, Castan, Tachtsidis, Florenzi e Totti. Manca anche lo squalificato Lamela. Di solito al tecnico giallorosso non piace la rotazione, soprattutto quando le cose vanno bene. Stavolta si fida degli interpreti di scorta: sono di prima qualità. E, a vedere l’atteggiamento dei singoli, fa bene.

Romagnoli, diciassettenne di San Giacomo (cioè Nettuno e ovviamente accompagnato a Trigoria da Bruno Conti), è l’unico debuttante della serata, ma anche Nico Lopez, solo due spezzoni in A e un gol pesante al Catania nel pomeriggio dell’esordio, ha la prima chance in questa stagione da titolare. Riflettori pure su Stekelenburg, assente dalla gara di Parma, e su De Rossi che parte dall’inizio a un mese esatto dall’espulsione nel derby.

Lo spirito è quello giusto. La Roma alza subito il ritmo e va all’assalto dell’Atalanta, cancellando il ricordo dei brividi avuti nella gara di campionato, vinta il 7 ottobre dopo una mezz’ora di grande sofferenza. Destro lotta e aiuta anche dietro, Osvaldo è in sintonia con il partner d’attacco, Pjanic, abbassato da intermedio sinistro, ricama e affonda. Piris accompagna spesso l’azione a destra, dove Lopez è però pasticcione. Da quel lato fa poco anche Bradley. A sinistra Balzaretti è avvantaggiato: sul suo lato, oltre a Pjanic, si alternano Destro e Osvaldo. De Rossi, da regista, organizza e difende.

L’arbitro Russo nega il rigore a Destro, abbraccio di Raimondi, ma la Roma non si deprime e accelera. Pjanic conclude forte da fuori e Consigli si fa trovare impreparato: 1 a 0 al ventunesimo. Cigarini calcia fuori, Osvaldo firma il 2 a 0 al trentunesimo, tocco leggero sull’uscita lenta di Consigli. L’assist è di Destro che, al sesto della ripresa, segna il 3 a 0. Splendida l’azione, sulle note del boemo: doppia verticalizzazione, la prima di De Rossi e l’altra di Pjanic, e taglio dell’attaccante che appoggia di piatto. Il tridente segna per la sedicesima volta su sedici gare, ma il capocannoniere Osvaldo, 9 reti, si fa cacciare ingenuamente al decimo: gomitata in area avversaria a Matheu, e terzo rosso stagionale (le altre a Milano, contro l’Inter e, da azzurro, contro la Danimarca). Rischia tre turni. Si ferma Destro, entra Marquinho e a seguire Dodò per Balzaretti. In dieci, Stekelenburg non è più spettatore: due parate. Applausi pure per lui.