rassegna stampa

La Roma sbanda

(Il Messaggero – U.Trani) Davanti al presidente DiBenedetto, la Roma esce anche dalla Coppa Italia, dopo l’addio, ad agosto, all’Europa League.

Redazione

(Il Messaggero - U.Trani) Davanti al presidente DiBenedetto, la Roma esce anche dalla Coppa Italia, dopo l’addio, ad agosto, all’Europa League.

Eliminata da due competizioni, adesso ha solo il campionato: dalla sesta posizione, può giusto provare a raggiungere un piazzamento per la prossima Champions. In semifinale va la Juve capolista che umilia i giallorossi, 3 a 0, e aspetta di conoscere domani la prossima rivale, il Milan o la Lazio. Del Piero, firmando con una magia il secondo gol bianconero, vince il duello personale con Totti. Ma è in assoluto opaca la prova del gruppo di Luis Enrique: poca personalità e niente ritmo. È la prima sconfitta del nuovo anno: l’ultima a Firenze, il 4 dicembre, con lo stesso punteggio.

Al Juventus stadium, con il pubblico che ricorda l’avvocato Agnelli a nove anni dalla sua scomparsa, il turnover dell’asturiano, sempre con quattro innesti rispetto alla partita precedente, non convince. Luis Enrique si presenta a Torino cambiando ancora la formazione di partenza: Josè Angel per Rosi e Kjaer per Juan in difesa, Simplicio per Greco a centrocampo e Bojan per Borini in attacco.(...). Josè Angel a sinistra e Kjaer al centro non hanno però il giusto approccio al match. Il terzino mancino è timido quando deve scendere e fragile se deve fermare Lichsteiner, il centrale non appare concentrato e spesso è fuori posizione.

È in assoluto l’atteggiamento della Juve, ancora imbattuta in questa stagione, a creare difficoltà alla Roma. Non pesano le assenze di primo piano: oltre a Buffon, mancano Marchisio, Pepe e Vucinic. Vidal e Matri iniziano dalla panchina (entrerà solo il secondo). Conte sa che sa fare. Studia bene la trappola, con il 3-5-2 che sperimentò proprio nella gara all’Olimpico contro i giallorossi lo scorso 12 dicembre. I bianconeri si sistemano in blocco sotto palla, lasciando l’iniziativa ai rivali che, quando sbagliano, subiscono il lancio sui lati che li trova scoperti. Così nasce l’1 a 0, già al sesto minuto. Lancio di Barzagli dalla difesa, velo a centrocampo di Marrone, inserimento di Giaccherini che non trova davanti Kjaer, finito chissà dove, e può arrivare in area per piazzare il sinistro sul palo scoperto, anticipando l’uscita di Stekelenburg.

In mezzo al campo la Roma è scontata nel suo possesso palla, tornato nella circostanza sterile. Gago e Pjanic imprecisi, Simplicio lento e gli attaccanti bloccati dalla marcatura a uomo di Barzagli, Bonucci e Chiellini, rispettivamente sentinelle di Lamela, Totti e Bojan.(...). Kjaer, su corner di Totti, gira di testa sopra la traversa la palla dell’1 a 1. Borriello, ex avvelenato, chiede un rigore. Ma al trentesimo è Del Piero a mettere la firma per quella che sembra la svolta definitiva: il capitano bianconero prova a imbucare in area per Borriello, Taddei intercetta e respinge, Kjaer scivola al limite dell’area. Del Piero non si lascia sfuggire una chance del genere. Per lui è quasi un rigore in movimento. Destro a giro e palla che bacia la parte inferiore della traversa prima di entrare in porta: 2 a 0. (...) Gago ci prova da fuori, Storari respinge; Pjanic su punizione non centra lo specchio. Troppo poco per rientare in partita.

La Roma della ripresa è almeno più convinta. Lamela, su angolo di Totti, spizza di testa a lato. L’argentino rimane tra i più vivaci. Ma sulle fasce solo Taddei si propone: suo un destro, per la respinta con i pungni di Storari. In mezzo, ad intermittenza, si accende Pjanic. Luis Enrique, però, conta troppi interpreti fuori dal coro. E interviene: dentro Borini per Bojan e a seguire Greco per Simplicio. Lamela sporca al sua partita al ventiquattresimo: scalcia Chiellini per liberarsi e Banti, su indicazione dell’assistente Maggiani, gli mostra il rosso. Esce Totti, tocca a Perrotta. Quagliarella, in campo per Del Piero, colpisce la traversa e prima del recupero costringe Kjaer all’autorete.

La Roma ora sa che giocherà pure martedì 7 febbraio (ore 20): non più in coppa, ma i 25 minuti al Massimino, riprendendo la partita sospesa a Catania, sull’ 1 a 1, il 14 gennaio. Ormai c’è solo il campionato.