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Il Messaggero

La Roma ricomincia da Sarri

LaPresse

I Friedkin furiosi dopo la sconfitta di Old Trafford stringono sull'ex Juve per il dopo Fonseca: sarà l'ennesima rivoluzione

Redazione

Sarà ancora rivoluzione. Ogni ribaltone è sempre partito dal tecnico. Individuato il nuovo: è Sarri. Senza trofei da 13 anni, la Roma non avuto continuità in panchina: Luis Enrique si è chiamato fuori, Zeman, Andreazzoli, Garcia e Di Francesco sono stati esonerati, Spalletti ha sbattuto la porta e Ranieri è stato solo ringraziato. Adesso tocca a Fonseca: il rinnovo automatico, senza aver raggiunto la Champions, è definitivamente saltato dopo il crollo di Manchester, anche se da tempo il suo destino era segnato. Infuriati per l'umiliazione di giovedì sera, i Friedkin, assenti a Old Trafford, hanno preferito non anticipare il divorzio. Manca meno di un mese al traguardo, meglio non impegnarsi con un altro allenatore, scrive Ugo Trani su "Il Messaggero".

Sarri ha già dato la disponibilità per interposta persona. Il suo manager Ramadani l'ha girata a Pinto: si rivedranno la prossima settimana. Ryan Friedkin ha conosciuto Allegri che ha aspettato a lungo di conoscere la strategia della società. Poi è stato proposto Sarri. Inizialmente la scelta doveva ricadere su un allenatore straniero. Nelle ultime settimane, la virata. L'ex tecnico di Napoli, Chelsea e Juve è diventato il profilo ideale per il progetto a medio-lungo termine, ma è ancora in attesa di interrompere il suo legame con il club bianconero.

La rivoluzione non sarà solo in panchina. Cambieranno medici e preparatori atletici perché 114 infortuni in meno di 2 anni sono inaccettabili. I giocatori si sono spesso lamentati di allenarsi poco: fisicamente la Roma ha spesso tenuto per un tempo a partita. Nelle rimanenti 6 gare saranno valutati i giocatori in rosa (e quelli all'estero). Nessuno ha la certezza di restare, nemmeno i giovani: il gruppo sarà sotto esame. A giudicare saranno Pinto e a quanto pare Sarri. Il nuovo tecnico ha già indicato di quali rinforzi ha bisogno per il suo 4-3-3: il portiere, Musso o Gollini, il centrale difensivo, contattato Bonifazi, il regista, Jorginho o Koopmeister, il terzino capace di giocare su entrambe le fasce, Hysaj il più accessibile, e il centravanti, Milik ha superato Belotti.