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Il Messaggero

La Roma promossa aspettando Paulo

La Roma promossa aspettando Paulo - immagine 1
Fine del ritiro in Algarve, Mou sorride, Matic ride, Spinazzola l'uomo "nuovo"

Redazione

Il ritiro in Algarve ha dato modo a Mourinho di unire ancor di più quella che ormai lui definisce la "famiglia". Dodici giorni insieme per permettere ai nuovi d’integrarsi e a lui di valutare ulteriormente la rosa, inizia Stefano Carina su Il Messaggero.

Se la Roma vuol continuare a difendere a tre, quattro centrali sono pochi. E non è quindi un caso che lo Special abbia spesso fatto giocare nella linea dei tre un calciatore che centrale non è (Calafiori, Bove e per ultimo Viña). In tal senso sono in atto riflessioni sullo svincolato Zagadou. Anche se prima bisogna cedere gli esuberi (una decina).

Per ora José non si può lamentare. Il blitz orchestrato insieme ai Friedkin, messo poi in atto da Pinto, gli ha già regalato una grande...Joya. Ora a Roma gli Special sono due: uno in panchina, l’altro in campo. Proprio per questo motivo, il portoghese non ha voluto accelerare i tempi. Paulo è stata un’occasione che il club è stato bravo a cogliere. Ma ora serve portarlo in condizione.

I 12 giorni ad Albufeira hanno permesso di vedere una squadra che parte certamente con un grande vantaggio rispetto allo scorso anno. Modulo, convinzioni, posizioni e movimenti sono ormai entrati nella testa di (quasi) tutta la rosa.

Smalling e Pellegrini sembrano già in for- ma campionato. L’inglese ha trovato una continuità d’impiego invidiabile. Il Capitano invece è sempre più leader dentro e fuori dal campo. Come quando giovedì 14 si è fermato a parlare a lungo con Zaniolo a fine seduta, cercando di convincerlo a restare.

Proprio Nicolò era partito fortissimo: 2 gol e altrettanti legni con Sunderland e Portimonense. Poi, dall’arrivo di Dybala, negli ultimi due test si è visto poco. Ha rischiato il rosso contro lo Sporting, non è mai riuscito a trovare lo spunto contro il Nizza.

Bene Zalewski, che ormai gioca con la maturità di un veterano, e segnali incoraggianti da Spinazzola con i francesi. Si unisce alla lista Matic, già faro della squadra. Se non ha convinto in coppia con Cristante (meglio con Veretout), l’idea di affiancare al serbo un centrocampista dinamico come Wjinaldum sembra l’ideale per il salto di qualità. Da rivedere sia Svilar che Celik. Il turco è apparso spaesato nel difendere a tre.

Considerando che la Roma si allena da appena da una ventina di giorni, è inevitabile che qualcuno appaia in ritardo. Tra questi, c’è Ibanez. Viña, al debutto l’altra sera in un ruolo non suo, è andato in grande affanno. Anche Karsdorp appare ancora al minimo. Come Abraham, alla ricerca del primo gol stagionale.

Postilla su due piccoli nei di un ritiro fondamentalmente sereno e positivo: l’infortunio di Darboe (lesione del crociato, tornerà a marzo) e quel pizzico di nervosismo che spesso e volentieri viene scambiato per agonismo. Un fattore sul quale lavorare, anche in panchina, per non incorrere in un’altra stagione in Serie A da 93 gialli e 8 rossi.