Il futuro prossimo viaggia in trasferta. Tre delle quattro trasferte previste, come scrive Stefano Carina su Il Messaggero,saranno fondamentali. Partiamo proprio dall’impegno contro i rossoblù. Arriva dopo due settimane di stop apparente, visto che Di Francesco nella sosta ha perso ben 15 nazionali tornati a Trigoria solo ieri. Gara che arriva tre giorni prima del big match contro il Barcellona in Champions. Partita affascinante nella quale la Roma dovrà rendere credibile il ritorno e non trasformarlo in una passerella dei campioni catalani. Ritorno che ci sarà 4 giorni prima del derby.
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La Roma prepara la valigia: il futuro si gioca in trasferta
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La Roma in questa stagione ha dimostrato di rendere meglio fuori che in casa dove è reduce da quattro successi e ha riportato appena 1 sconfitta, contro la Juventus, nelle ultime 21 gare esterne. Sinora la Roma ha vinto il 64% dei match esterni (9 su 14), ottenendo più punti (31) rispetto a quelli casalinghi (28) che sono stati, tra l’altro, uno in più (15 a 14). Trend positivo che viene confermato anche nella statistica dei gol subiti: non concesso nemmeno un gol agli avversari nel 57% dei casi (8 volte), il 65% delle reti subite è nelle partite interne (15 su 23). Il motivo è di facile deduzione. Quando la Roma è attaccata (e lontana dall’Olimpico accade con più frequenza) può schierarsi in fase difensiva con il 4-1-4-1. Baricentro basso, linee vicinissime, verticalizzazioni improvvise e pressing solo nella propria metà campo: modo di giocare che esalta le qualità di molti calciatori in rosa.
Dagli Usa è tornato a parlare Pallotta: "Sono felice del sorteggio. Penso che possiamo giocarcela anche con il Barcellona". Dopo aver rilanciato l’idea di «un’amichevole benefica all’interno del Colosseo» e aver lodato Monchi che "pur dovendo affrontare un sacco di problemi dovuti al Fair Play Finanziario, ha identificato molti elementi per migliorare la squadra nei prossimi anni", Pallotta a Sirius Xm si rammarica per l’etichetta di "supermarket", dovuta a qualche cessione in questi anni: "C’è frustrazione, con Pjanic e Salah non avevamo scelta. Entrambi volevano andar via".
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