La Roma attende sviluppi della trattativa Friedkin-Pallotta, ora in stand-by, e pensa a come costruire il prossimo team. Con un input ben preciso: abbassare, di tanto, gli ingaggi, visto che gli obiettivi dovranno/potranno essere diversi, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero.
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La Roma prepara il piano B per ripartire
A Trigoria si pensa anche all'ipotesi del fallimento della trattativa con Friedkin
Il ridimensionamento è dietro l’angolo. Nel futuro. E’ chiaro che se non ci sarà il piano A (Friedkin, la nuova proprietà e nuove prospettive) si pensa al piano B, ovvero conservare il più possibile i big e sfoltire la rosa. Le cessioni ci saranno, come ci sono sempre state. Ma calciatori come Pellegrini e Zaniolo dovranno restare.
Ben diverso è il discorso legato ai prestiti, a cui la Roma non è legata da obblighi di riscatto. Si tratterà di scegliere e verificare se ci sono le condizioni per confermarli.
La priorità, anche per una questione contrattuale è Lorenzo Pellegrini. Il centrocampista deve ridiscutere il rinnovo ed eliminare la clausola (30 milioni) presente sul suo contratto. C’è un elenco di calciatori che per tanti motivi sono destinati a trovare altre destinazioni: Juan Jesus, Fazio, Perotti, più quelli di ritorno come Nzonzi e Olsen. Poi gli acquisti saranno una conseguenza: sono ben noti gli obiettivi, come quello di El Shaarawy, di Faraoni, più Castrovilli e Vlahovic della Fiorentina. Ma è presto per definire il tutto.
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