Squadra un po' stanca ma è vietato fermarsi perché domani arriva il Napoli. La Roma è l'unica avversaria contro cui Maurizio Sarri non ha mai vinto in Serie A: 5 precedenti, 2 pareggi e 3 sconfitte. Dato confortante, non per i romanisti scaramantici, come scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Dopo la sconfitta nell'andata del derby di Coppa Italia, la Roma deve rialzarsi subito, e possibilmente chiudere (o quasi) il discorso secondo posto. Con il Napoli vedremo un'altra Roma, anche se poi sarà la stessa Roma. Con il rientro di De Rossi e il ritorno di Szczesny in porta. La gestione delle forze è fondamentale da qui in poi. Ma la stanchezza, come ha riferito ieri al gruppo durante il solito confronto post partita, non deve essere un alibi.
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La Roma oltre le forze
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Le partite giocate sono tante e ci sta che qualcuno abbia bisogno di tirare un po' il fiato. A centrocampo, ad esempio, l'unico con un minutaggio inferiore rispetto a altri è De Rossi, intorno ai 1700, mentre Strootman e Nainggolan sono ben oltre i 2.000. L'unico reparto che ha qualche alternativa in più è l'attacco, con Perotti ed El Shaarawy ultimante tenuti a riposo, anche perché hanno pagato il cambio di modulo. Salah è il titolare con Dzeko, il tridente non viene quasi mai schierato se non nelle situazioni di emergenza.
Spalletti può anche pensare di gettare nella mischia con un po' di continuità in più gente come Mario Rui, Gerson, Grenier (che non può giocare in Europa), oltre ai vari Totti, Vermaelen, cosa che fino a ora non ha fatto. Nelle rotazioni, anche per match importanti, entrano soprattutto Paredes e Juan Jesus.
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