La rimonta della Roma di Spalletti, come evidenzia Ugo Trani su Il Messaggero, è partita il 17 gennaio e l’allenatore, in appena 2 mesi e mezzo, ha riportato in quota il gruppo giallorosso. La Roma, nel gioco e nel rendimento, viaggia da big.
rassegna stampa
La Roma lancia lo sprint
Il successo nel derby ha cambiato la classifica: è aumentato il vantaggio sulla Fiorentina e sull'Inter, ed è diminuito il distacco dal Napoli secondo che adesso ha solo 4 punti in più
Il successo nel derby ha cambiato la classifica: è aumentato il vantaggio dalla Fiorentina quarta, ora a 7 punti, e dall’Inter quinta, finita a meno 8; è diminuito il distacco dal Napoli secondo che adesso ha solo 4 punti in più e lunedì 25 aprile sarà all’Olimpico (senza Higuain, se prende oggi 4 giornate di squalifica) per lo spareggio che può dare un senso alla stagione.
Il 2° posto garantisce introiti sicuri e soprattutto abbondanti. A Trigoria sanno bene che piazzarsi per il 3° anno di fila dietro alla Juve semplificherebbe le strategie del club nel prossimo mercato e quelle dell’allenatore nella programmazione della nuova stagione. La questione economica ha comunque la priorità anche perché aiuterebbe la gestione tecnica.
Quest’anno la Roma ha incassato 77 milioni grazie alla Champions. Il 3° posto non dà invece garanzie. Anche per colpa del ranking Uefa: il club giallorosso è attualmente al 51° posto. Questo sta a significare che, senza essere testa di serie, c’è il rischio nei play-off di agosto (andata 16-17, ritorno 23-24) di incontrare formazioni quarte classificate nella Liga, nella Premier o nella Bundesliga. Cioè sfide vere ad inizio stagione. In caso di eliminazione, a parte l’incasso per la partita casalinga, il bonus sarebbe più o meno di 10 milioni, ai quali aggiungere i 2,4 per la partecipazione alla prima fase dell’Europa League. La differenza è insomma notevole. La certezza della Champions permette di evitare dismissioni tecniche e magari regala più autonomia nei possibili investimenti.
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