C'è un gol per tutti. Sì, perché la cura De Rossi (al secondo posto tra i tecnici debuttanti più vincenti della storia giallorossa, secondo solo a Garcia) non si limita ai 25 calciatori utilizzati finora, scrive Stefano Carina su Il Messaggero (all'appello manca il solo Abraham, infortunato), ai 15 punti conseguiti sui 18 disponibili (+7 considerando le stesse avversarie affrontate nel girone d'andata) o al passaggio del play-off in Europa League. C'è infatti un dato che spiega e fotografa il cambio di filosofia a Trigoria, quello dei gol segnati. Nelle prime 20 giornate di campionato Lukaku e compagni sono andati in rete 32 volte (di cui 7 in una partita, contro l'Empoli) viaggiando ad una media di poco più di tre gol ogni due partite (1,6). Con Daniele l'accelerazione è stata impressionante. Che si giochi con il 4-3-3, o si cambi in corsa con il 4-1-4-1, il 4-4-2, il 3-5-2, il 4-2-3-1 o il 3-4-2-1, la sostanza non cambia: sono ben 16 i centri in 6 match (2,6 di media) con 8 marcatori diversi. Da Dybala (6) a Pellegrini (3), passando per Huijsen (2), Lukaku, Mancini, El Shaaraawy, Azmoun e Paredes (1), c'è spazio per tutti gli attaccanti, meno Zalewski, decisivo però con il rigore al Feyenoord
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La Roma ha un gol per tutti
C'è un dato che spiega e fotografa il cambio di filosofia a Trigoria, quello delle reti segnate
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