Con Pjanic ormai prossimo al trasferimento alla Juventus, ora la cosa prioritaria è diventato mantenere Nainggolan a Roma. Davanti si profila un lungo braccio di ferro tra la Roma e il belga che non sta perdendo occasione per mettere in dubbio la sua permanenza a Roma. L'intento è uno: adeguare il suo contratto. Il pressing del Chelsea di Conte inizia a dare i suoi frutti, non solo per l'offerta avanzata alla Roma quanto sul calciatore. Radja ha capito che è arrivato il momento migliore per provare a spingere per un adeguamento di contratto, venendo da un girone di ritorno giocato alla perfezione ed essendo prossimo a disputare un Europeo da protagonista si sente forte dell'offerta dei Blues e la usa come spauracchio in attesa dell'offerta della Roma. A Trigoria, però, fanno muro e non c'è nessuna intenzione di rinegoziare l'accordo, da 3,5 milioni a stagione, che il belga ha firmato solo 11 mesi fa fino al 2020. Il problema è che se la Roma dovesse accontentare Nainggolan si potrebbe creare un effetto a catena che Sabatini ha già detto di voler evitare: "Se qualcuno pensa di venire a bussare alla porta del mio ufficio ha capito male", ma la fila è numerosa. Come riporta Stefano Carina sul Messaggero, il primo ad aver bussato è stato Pjanic, che è stato ceduto, poi Manolas, al quale è stato chiesto di aspettare la fine dell'estate. Ora tocca a Nainggolan, ma la Roma, a differenza del caso Pjanic, qui può resistere anche senza dovergli rinnovare il contratto.
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La Roma fa muro su Radja
Da Trigoria sembrerebbero non intenzionati ad adeguare, ancora una volta, il contratto di Nainggolan forti dal poterlo mantenere resistendo agli attacchi del Chelsea. Intanto Sabatini lavora per accontentare le richieste di Spalletti
E Spalletti? Ancora una volta era stato sincero, circa una settimana fa quando disse: "È difficile rassicurare in un mercato così aperto". L'auspicio di limitarsi nel "mettere a punto i particolari senza toccare il motore, perché la squadra ha dei bei cavalli che andrebbero mantenuti", è già stato disatteso. Nel colloquio che ha avuto con Pallotta era stato chiaro: vanno bene i complimenti, l'affetto della piazza e l'offerta di rinnovo ma l'importante è avere una squadra competitiva, cominciando dal portiere. Per Spalletti la sua richiesta è quella di tenere Szczesny, sul quale Sabatini sta lavorando per rinnovare il prestito dall'Arsenal. Poi c'è da risolvere la questione Digne, visto che a metà mese scade il diritto di riscatto e sul quale Spalletti punta forte ma, nel caso in cui non si riesca a risolvere, è pronto anche Mario Rui, bloccato su indicazione del mister. Per Nacho il Real Madrid chiede 15 milioni: troppi da pagare in contanti e il ds sta lavorando a un prestito con diritto di riscatto. Soprattutto andrà trovato un sostituto di Pjanic in cabina di regia.
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