rassegna stampa

La Roma esiste solo un tempo

I giallorossi passano in vantaggio con Pastore, poi vengono travolti da un'ottima Atalanta. Nella ripresa arriva il pareggio grazie ai gol di Florenzi e Manolas

Redazione

La Roma stecca ancora all'Olimpico, come è successo in 8 delle 19 gare interne del campionato scorso (6 sconfitte e 2 pareggi), e perde subito di vista la Juventus e il Napoli, a punteggio pieno. Di Francesco si deve accontentare del pari in rimonta contro l'Atalanta: 3-3, dopo aver chiuso la prima parte sotto di 2 reti. Gasperini spreca la grande occasione, ma vince il duello con il collega, costretto a modificare 3 volte l'assetto per non finire ko, scrive Ugo Trani su "Il Messaggero". I nerazzurri sono già al top della condizione, avendo cominciato in anticipo l'annata con i preliminari di Europa League. I giallorossi, invece, sembrano straniti dallla recente rivoluzione di mercato. Non si comportano da squadra e incassano 3 gol.

I ricambi dell'Atalanta sono per ora più forti dei titolari della Roma. La conferma viene da Gasperini che preserva gran parte dei suoi interpreti migliori per il match di Europa League in Danimarca. La rotazione è extralarge, ma bastano i panchinari a umiliare i giallorossi nel primo tempo. A fare la differenza è il tandem offensivo: parte potente Zapata e si scatena, incrociando, Rigoni che, al debutto in A, si presenta con una doppietta dopo il pari di Castagne. La Roma, fino all'intervallo, proprio non c'è. Il tacco elegante di Pastore è l'unica azione della prima parte. Il 3-4-3 si dimostra subito fragile. Il tridente è statico e allunga la squadra, il centrocampo non fa pressing e si divide in due, la difesa diventa di conseguenza vulnerabile. I mancati rientri di Pastore e Under, come quelli di Cristante e Pellegrini, mandano in tilt Fazio e lo stesso Manolas. Da più di 15 anni i giallorossi non subivano 16 tiri nei primi 45 minuti. Anche Florenzi e Kolarov perdono spesso la posizione e Olsen para poco o niente, fino a prendere gol (il terzo) sul palo coperto. De Rossi evita la goleada. Ma la Sud fischia e, prima dell'intervallo, se la prende con il presidente Pallotta. A pagare l'esibizione indecente sono gli azzurri Cristante e Pellegrini che non sfruttano l'addio di Strootman.

I cambi di Di Francesco risvegliano la Roma. Nzonzi fa il suo esordio e si sistema accanto a De Rossi, Kluivert va a sinistra e permette a Pastore di riabilitarsi da trequartista nel 4-2-3-1. Florenzi riporta in partita i compagni. Con Schick in campo, ecco il 3-3-4: adesso Pastore arretra da mezzala nella formula con il doppio centravanti. Il pari è di Manolas. Schick, prima del recupero, si pappa la chance per il sorpasso. Poi lancia Kluivert. Che ritarda la conclusione.