rassegna stampa

La Roma è senza la guida

Spalletti ha fatto capire ai collaboratori di Pallotta di non voler rinnovare e il suo potere dentro Trigoria non è più quello del gennaio dell’anno scorso

Redazione

A 6 giornate dalla conclusione del campionato la Roma, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero, si ritrova senza allenatore. Quello di oggi e, ovviamente, quello di domani. Spalletti, chiariamolo subito, resta ancora alla guida della squadra, nel senso che spetta a lui arrivare fino al traguardo, mantenendo la posizione che porta direttamente in Champions. Ma, avendo ormai fatto capire ai collaboratori di Pallotta di non voler rinnovare, il suo potere dentro Trigoria non è più quello del gennaio dell’anno scorso.

Spalletti, è giusto riconoscerglielo, rimane il professionista di sempre. L’allenatore che passa la sua giornata (intera) a Trigoria e che in campo è meticoloso nell’addestramento del gruppo. Da qualche settimana, però, il rapporto quotidiano con i suoi interlocutori non è più lo stesso. Lui stesso sente che la fiducia, dentro la struttura, è improvvisamente scemata.

Sarebbe sbagliato, però, indicarlo come unico colpevole di una stagione che ha preso una brutta piega. Diventerebbe l’ennesimo alibi concesso alla squadra e alla società che sono coinvolte nel flop quanto il toscano. Baldini, rimanendo in contatto con Monchi, sta approfondendo le consultazioni per il nuovo allenatore. "Ogni giorno ci motiviamo per la Coppa e il campionato: non parlo di altro. Il club pensa e lavora per futuro, l’allenatore guarda al presente" fa sapere Emery. Potrebbe essere mezza apertura, non essendosi sbilanciato su quanto accadrà a fine stagione. Oppure no. Lo spagnolo, per ora, è il favorito per i bookmakers (quotato 1,30) e per il nuovo ds. Lo stesso consulente di Pallotta provò a portarlo a Trigoria in passato. Ma l’ex tecnico del Siviglia è vincolato al Psg (scadenza 30 giugno del 2018) proprio come Sarri, il suo più accreditato rivale italiano, al Napoli (30 giugno 2020). Il testa a testa va avanti da tempo, senza però avere la certezza che uno dei due sarà giallorosso. L’italiano ha qualche chance in più: Baldini potrebbe spingere la proprietà Usa a pagare la penale di 8 milioni per liberarlo. Ma, per questa soluzione, è necessaria la partecipazione alla prossima Champions.