Con la testa a Budapest, la Roma a Firenze dura un’ora. Il tempo di segnare con El Shaarawy, divorarsi il raddoppio in almeno tre circostanze, per poi buttarsi via nel finale dove prima Jovic e poi Ikoné regalano tre punti ai viola. Un ko - scrive Stefano Carina su 'Il Messaggero' - che Mourinho aveva messo in preventivo alla vigilia parlando apertamente di "un allenamento serio" ma che lascia comunque un po’ di amaro in bocca. Vincendo, infatti, la Roma almeno per una notte sarebbe tornata a -1 dal Milan quarto, che questa sera giocherà con la Juventus. Il discorso Champions, almeno in campionato, finisce dunque qui. Ora, però, c’è la grande possibilità che quanto sfuggito dalla porta, possa esser recuperato rientrando dalla finestra. Perché oltre alla gloria eterna per il secondo trofeo europeo consecutivo, Budapest potrebbe regalare anche il pass tanto agognato dal club. Che per i Fredkin farebbe tutta la differenza del mondo nella programmazione della prossima stagione. Con José o meno al timone questo si vedrà. Intanto, essendo stato ammonito, salterà l’ultima di campionato all’Olimpico contro lo Spezia. Ora tutti a Budapest. Con il cuore, la testa e un Dybala in più, l’impresa è possibile.
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La Roma è già in volo sulla coppa
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