La Roma doveva vincere, non ce l'ha fatta ed è ottava; la Roma - soprattutto - meritava di vincere e sarebbe stata sesta. Resta un pari pieno di rimpianti, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Se l'Atalanta è sembrata meno feroce del solito, il merito è della squadra di Mourinho, acciaccata e orgogliosa, in crescita, scesa in campo con la voglia di dominare e di rimettersi dentro il treno della Champions. Il punticino ti lascia appeso al sogno, ma non basta, perché il quarto posto, occupato dalla Fiorentina, è a quattro punti, quindi ancora fuori dai radar. E nel mischione ora è tornata anche la Lazio. Restano la prestazione, il carattere e il solito provvedimento (prima il giallo poi il rosso - dopo le proteste per un fallo fischiato a Lukaku su Hien - che non gli impedisce di sedersi in panchina nel derby, salterà la sfida col Milan) dell'arbitro Aureliano nei confronti di Mourinho: i due hanno un conto in sospeso, dai tempi di Venezia-Roma di due anni fa. E la storia continua, José reclama l'espulsione di Kolasinac.
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Il Messaggero
La Roma con Joya e rimpianti
Se l'Atalanta è sembrata meno feroce del solito, il merito è della squadra di Mourinho, acciaccata e orgogliosa
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