rassegna stampa

La Roma cerca il vero Dzeko

Dzeko ha preso male l’esclusione di mercoledì sera contro il Real. Ma il centravanti, confrontandosi con il suo entourage, ha fatto sapere che le prossime 13 partite di campionato saranno fondamentali per il suo futuro. A fine stagione tirerà...

Redazione

Da qui al termine della stagione, Dzeko è chiamato a ritrovare la mira per regalare alla Roma i gol da podio Champions. Perché, come dimostra la posizione in classifica, non sono sufficienti i 17 marcatori diversi della stagione (18, contando anche la Champions). La Roma ha chiuso l’ultima giornata del torneo con il 2° miglior attacco: 47 gol in 25 match contro i 53 del Napoli. Il trend del gruppo giallorosso, però, non è più quello di inizio stagione. La gestione Garcia, in 26 incontri (19 di campionato, 6 di Champions e 1 di Coppa Italia), ha raccolto 47 gol, cioè 1,8 a partita. Nella nuova éra Spalletti, invece, sono stati 11 in 7 match (6 in A e 1 in Champions), quindi 1,57.

Anche per questo Lucio pretende il salto di qualità dagli specialisti. A cominciare da Dzeko che, fuori inizialmente contro il Real, riavrà il posto da titolare domani contro il Palermo. L’obiettivo dell’allenatore, come ha più volte ripetuto in pubblico, è metterlo nella condizione ideale di poter tornare il finalizzatore principe e non solo il riferimento avanzato, scrive Ugo Trani su "Il Messaggero". Più che il sistema di gioco sul rendimento del centravanti sembra pesare il partner. Spesso la Roma usa gli esterni più che la seconda punta. Probabilmente il bosniaco si trova meglio quando può contare sulla vicinanza di un compagno.

Dzeko ha preso male l’esclusione di mercoledì sera contro il Real. Spalletti conterà sulla sua rabbia per allungare la striscia di vittorie in campionato. Ma il centravanti, confrontandosi in queste ore con il suo entourage, ha fatto sapere che le prossime 13 partite di campionato saranno fondamentali per il suo futuro. A fine stagione tirerà poi le somme.