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Il Messaggero

La Roma cambia: missione rimonta

La Roma cambia: missione rimonta - immagine 1
Ranieri riparte da Udine, dove 9 mesi fa arrivò l'ultimo exploit in trasferta
Redazione

Tra i convocati torna Bryan Cristante. Sì, quello che oggi, per tanti, è uno di troppo e che 9 mesi fa firmava l'ultima vittoria della Roma in trasferta. E proprio a Udine, dove la squadra di Claudio Ranieri oggi ci riprova, diciotto partite dopo senza vincere e non sono tutte le sue, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Fuori dall'Olimpico, dopo quella testata di Bryan lo scorso 25 aprile, ha smesso di vincere Daniele De Rossi, poi Ivan Juric e non c'è mai riuscito nemmeno sir Claudio. Che forse la vittoria più bella la vuole di nuovo in casa, giovedì contro l'Eintracht, una notte da dentro e fuori. E dall'Europa la Roma non vuole uscire, perché dal campionato è difficile entrarci. Per colpa di quei ventisette punti e di un triste nono posto in classifica, figli di tutti, società, giocatori e allenatori vari. Da oggi a giovedì la Roma si gioca un pezzo della stagione: a Udine serve un risultato vero, una prestazione convincente, c'è la necessità di non staccarsi troppo dalla zona che conta e magari di rimontare qualche posizione. La rosa è quella che è, quel "siamo fatti male" detto da Ranieri dopo la sconfitta ad Alkmaar suona ancora minaccioso e sa di cruda verità. Siamo ormai a una decina di giorni dalla fine del mercato e la Roma ha visto arrivare solo il terzino, Rensch (è tra i convocati, Claudio pensa a farlo esordire subito) e un secondo portiere, Gollini, che ha sostituito Ryan. Poco se consideriamo la rivoluzione annunciata dai Friedkin dopo la sconfitta di Como. Poco se pensiamo che in queste settimane, specialmente in una partita come quella di oggi, serviva gente fresca, e affidabile, in più. Ranieri deve contare su quelli che ha e la squadra titolare ce l'ha fatta vedere in più di un'occasione, ma non è detto che la rivedremo in Friuli. Sarà difficile credere in un turnover ampio, ma un turnover moderato quello sì, è d'obbligo: gente come Koné, Hummels, Dovbyk e Dybala hanno/avrebbero bisogno di rifiatare. Qualcosa Ranieri farà, due o tre calciatori almeno, dovranno rifiatare. Paulo sta bene e Ranieri è stato chiaro: finché è in queste condizioni, gioca.