Tra brasiliani (5) e lusitani (Mario Rui), la lingua che va di moda nello spogliatoio di Trigoria è il portoghese. È soprattutto la colonia verde-oro a dettar legge con i vari Alisson, Bruno Peres, Emerson Palmieri, Gerson e Juan Jesus. Ma, senza voler scomodare big del passato, l'attuale insediamento verde-oro ha vissuto giorni migliori, scrive Stefano Carina su "Il Messaggero".
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La Roma brasiliana non balla il samba
Alisson, Bruno Peres, Emerson Palmieri, Gerson e Juan Jesus: la colonia verde-oro della capitale è tornata a popolarsi. Ma ad ora è solo il terzino ex granata ad essersi messo in mostra
Le problematiche trovate dai cinque calciatori sono diverse. Juan Jesus, ad esempio, nel doppio confronto col Porto ha sulla coscienza il gol del vantaggio di Felipe nella gara di ritorno e anche all'andata non aveva di certo brillato. Situazione simile per Emerson Palmieri che più gioca e meno sembra un terzino sinistro ma un esterno alto di corsa. Meritano un discorso a parte Alisson e Gerson. Dopo un brillante pre-campionato e l'andata del play off di Champions, il portiere ha fatto spazio a Szczesny. Alisson è convinto di potersi giocare le sue possibilità già contro la Sampdoria. Più probabile che possa essere rilanciato nella trasferta europea a Pzlen.
Gerson, invece, per ora è un oggetto misterioso. Non fosse costato 16,5 milioni, ci sarebbe maggiore indulgenza e minore diffidenza nell'attesa. L'esclusione dalla Champions e l'infortunio di De Rossi, potrebbero a breve regalargli la possibilità di mettere in mostra le sue qualità. Per ora quello che si è ambientato meglio è Bruno Peres. L'esperienza al Torino lo agevola e l'ex granata ha già dimostrato quanto potrà essere utile durante l'anno. Ora tocca ai suoi connazionali battere un colpo.
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