La Roma, già in semifinale di Coppa Italia e al 2° posto in campionato, oggi in Spagna vuole lasciare la sua impronta in campo internazionale e tenersi stretta anche l’Europa League, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero. La tappa di Villarreal conta tantissimo. Per il presente e per il futuro. Vincere l'Europa League vale più per il prestigio che per il bilancio.
rassegna stampa
La Roma all’esame del futuro
Europa League, il Villarreal primo ostacolo dei giallorossi verso gli obiettivi nobili: la finale e il ritorno in Champions
Spalletti, imbattuto e primo nel gruppo E, si prepara alla volata verso la finale di Stoccolma, accompagnato qui da 2000 tifosi. Stasera all’Estadio de la Ceramica (ex El Madrigal), a parte Alisson che è il portiere di coppa, darà spazio ai titolari.
Il Villarreal, eliminato dal Liverpool in semifinale l’anno scorso e partito forte in questa stagione, è calato già prima di Natale. Nelle ultime 9 partite ha raccolto pochissimo: 2 sconfitte, 6 pareggi e appena 1 successo. Recuperato il difensore centrale Musacchio (frattura del polso, ma si è allenato), non è sicuro che rivedremo Josè Angel, terzino sinistro spagnolo che Luis Enrique portò a Trigoria nell’estate 2011.
La Roma ha la possibilità di recuperare qualche milione di euro dopo averne persi sciaguratamente almeno 30 a fine agosto per l’eliminazione contro il Porto: l’Europa League, in caso di successo, ne garantisce tra i 15 e i 20 milioni (dipende dagli incassi al botteghino). Ma soprattutto porta in dote la partecipazione alla Champions. Addirittura diretta, nel caso che la coppa più prestigiosa sia alzata da chi si è comunque qualificato, con il piazzamento in campionato, per la prossima edizione. O con i preliminari. In caso di vittoria in questa competizione, insomma, il club giallorosso incasserebbe quasi 60 milioni.
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