Oggi contro l'Udinese Eusebio Di Francesco cerca la conferma della crescita della squadra, caratteristica che passa dal gioco, quindi dalle prestazioni e inevitabilmente dai risultati, come scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Fino a ora, Eusebioha sbagliato davvero poco,sia nelle scelte sia nei risultati.
rassegna stampa
La Roma alla prova del tre
Oggi all’Olimpico contro l’Udinese i giallorossi cercano la terza vittoria consecutiva per salire ancora in classifica
Il tecnico è critico anche nelle vittorie, tipo quella con il Benevento, quando ha parlato di "superficialità". Sa che c'è da migliorare. Crescere, appunto. Di Francesco è uno che non guarda in faccia nessuno, esaltando i sui calciatori, ad esempio Florenzi, oppure stimolandoli, altro esempio Dzeko o Under.
Oggi c'è bisogno di non fermare la striscia di vittorie, dopo quella con Verona e Benevento, ci vuole il successo con l'Udinese e quindi con il Qarabag, per poi presentarsi a San Siro e giocarsela a petto in fuori.
La fiducia del tecnico sta in una frase:"Credo di allenare una squadra forte, che può competere con Juve e Napoli, che hanno dimostrato di avere maggiore solidità. Abbiamo cambiato tanto, ma stiamo recuperando terreno, condizione e consapevolezza. Queste vittorie, non prendendo gol, ci devono dare maggior forza. Dopo l'Udinese parleremo di percorso di crescita. Questa Roma si basa sul collettivo. I calciatori ti fanno vincere le partite, ma se tutti insieme ti portano le vittorie, preferisco. Questa squadra è cresciuta tantissimo negli allenamenti e questo fa la differenza: ciò che si fa in allenamento si fa in partita".
Determinante è stato e sarà la gestione del turnover. Specie ora. "Il turnover è valido quando si raggiungono determinati obiettivi, ho parlato sempre di collettivo, mai di singoli, due giocatori per ruolo, non di titolari e riservi. Tutti sono indispensabili per raggiungere un obiettivo importante".
© RIPRODUZIONE RISERVATA