In estate l’interrogativo più gettonato era: ma come si fa a giocare senza Szczesny? Lo ricordate? Bene. Ovviamente alla pari con un altro preoccupante quesito: ma come si fa a giocare senza Ruediger? Avete presente? Ok. Ah, non vorremmo dimenticare: ma come si fa a giocare senza Spalletti? Era il periodo, quello, in cui Eusebio Di Francesco era un allenatore inadeguato per la piazza di Roma; Alisson, portiere titolare della Selaçao, un emerito pippone, e qualsiasi centrale in rosa nettamente inferiore al tedesco ceduto al Chelsea, come sottolinea Mimmo Ferretti su Il Messaggero.
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La rivincita di Eusebio contro gli inadeguati a tassametro
Il tecnico, Alisson e la difesa stanno stravincendo il confronto con chi li aveva criticati senza un valido motivo
Qualche mese dopo, Alisson è il portiere meno battuto del campionato, solo 5 reti al passivo, con 8 clean sheet tra Serie A e Champions. Un colpo al cuore dei criticoni in servizio permanente effettivo davanti ad una tastiera o ad un microfono. E l’altissimo rendimento del portiere brasiliano chiama in causa tutti i componenti della fase difensiva, compresi ovviamente i centrali post Ruediger.
Ma i veri vincitori di questa corsa verso il grottesco (patetico?) sono gli inadeguati che avevano dato dell’inadeguato a Di Francesco. La realtà ci racconta del profeta del turn over, di un allenatore che non guarda in faccia nessuno, di un tecnico che cambia anche due moduli durante la stessa partita e di una Roma che, nonostante una partita in meno, è agganciata alla zona altissima della classifica. Grazie anche ai nove punti rimediati con tre gol nelle ultime tre partite.
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