La storia di Dybala è ben radicata a Roma con poca voglia di cambiare sede. Anche perché, una volta arrivato Ranieri, la Joya si è sentita nuovamente al centro del progetto. A tal punto che anche l'incontro che doveva precedere la trasferta di Bologna che le parti avevano progettato di avere, ormai non ha più senso di andare in scena. Senza contare che da domenica - a meno che la Roma non raggiunga la finale in coppa Italia o in Europa League - il rinnovo sarà automatico. Potrebbe - spiega Stefano Carina su 'Il Messaggero' - forse scivolare alla gara successiva con il Genoa se i giallorossi dovessero battere nei quarti di coppa Italia il Milan e avanzare un paio di turni in Europa, ma la sostanza non cambia: Dybala è virtualmente già legato alla Roma fino al 2026 alle stesse cifre attuali. È bastata una chiacchierata telefonica tra l'agente Novel e il ds Ghisolfi per darsi appuntamento più in avanti. Paulo è disponibile, ha il coltello dalla parte del manico, tocca alla Roma fare il primo passo e l'intento del club è chiaro: spalmare (con leggero aumento) e allungare di un anno per abbassare il peso economico contrattuale. Quello che sorprende è la nuova veste da leader che l'argentino indossa. Non solo tecnico ma anche nello spogliatoio. A tal punto che capendo il momento difficile di Pellegrini, lo ha invitato con la famiglia a unirsi alla compagnia dei sudamericani a casa di Paredes per Capodanno.
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La rincorsa di Dybala
L’argentino si è ripreso la Roma e dopo Bologna, se la squadra non raggiungerà finali nelle coppe, scatterà il rinnovo. Adesso vuole riconquistare la Selección
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