La missione di Soulé: sfatare l’ultimo tabù

Domani il cielo sopra l'Olimpico rischia di essere nuvoloso e la luce in mezzo al campo la dovranno accendere i giocatori con più classe. Gli occhi degli oltre 60mila dell'Olimpico saranno puntati sui due argentini: Paulo Dybala e Matias Soulé. Il secondo è chiamato a un'altra grande prestazione dopo quella di Pisa. Da quando è nella Capitale non ha mai trovato la via del gol due volte di fila e quella di domani può essere l'occasione giusta. C'è anche un altro dato: Soulé non ha mai segnato in casa. Un gol all'Olimpico c'è, nel derby di ritorno della passata stagione, ma in quel caso la stracittadina si giocava in casa della Lazio. Matias ne ha parlato a margine dell'evento Adidas che si è svolto ieri a via del Corso: "Ci penso tanto e spero che possa arrivare il prima possibile. Esultare con i nostri tifosi sarebbe bellissimo e non vedo l'ora. Vicinanza con Dybala? Deciderà il mister". Lo scrive Daniele Aloisi su Il Messaggero. Il primo a chiedere più reti a Soulé è Gasperini, anche lui si trova a suo agio più avanti: "Spero di crescere ancora". Dalla seconda parte della passata stagione ha alzato il livello e nelle ultime nove in campionato è stato coinvolto in sette gol (3 gol e 4 assist), mentre quest'anno è primo per dribbling riusciti (7). Numeri che non lasciano indifferente Scaloni: il Mondiale 2026 si avvicina e l'obiettivo è quello di esserci. "E' un sogno", ha detto Matias. Soulé in poco tempo è diventato un idolo della tifoseria e si sente anche un leader tecnico: "Spero di poter fare il meglio per i miei compagni e aiutarli".