(Il Messaggero - A.Angeloni) Ecco Mattia Destro, che alla fine ha scelto la Roma. «Fortunatamente si è svincolato dalla marcatura del padre», ghigna Franco Baldini, proprio lì al fianco del neo attaccante giallorosso. Il papà di Mattia, Flavio, faceva il calciatore, difensore arcigno, Baldini lo ricorda bene. Ecco, papà Flavio ha cercato di portarlo alla Juventus, dove magari avrebbe guadagnato di più, ma lui ha virato verso Roma, vincendo al fotofinish il duello in famiglia. Baldini non risponde a Marotta («Destro non ci interessava») ma con la battuta sul papà di Mattia chiude il discorso e si gode la sua punta di diamante.
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«La mia scelta? Vincere a Roma»
(Il Messaggero – A.Angeloni) Ecco Mattia Destro, che alla fine ha scelto la Roma. «Fortunatamente si è svincolato dalla marcatura del padre», ghigna Franco Baldini, proprio lì al fianco del neo attaccante giallorosso.
Destro si presenta nella sala stampa del Bernardini in tenuta da allenamento, capello corto, sguardo curioso. Sorridente e anche un po’ diffidente. Non dice che vuole fare 30 gol, non fa proclami particolari, non sogna, né sognava di giocare con Totti e De Rossi e non racconta nemmeno di aver ricevuto messaggini particolari dai suoi nuovi compagni. A Trigoria un amico ce l’aveva, Borini, ma gli ha lasciato il posto. «Di lui posso dire solo un gran bene». E ti credo. Mattia è semplice. Anche banale, magari. Essenziale. Ha scelto la maglia numero 22, la stessa che aveva a Siena.
Cosa l’ha convinta a preferire la Roma alle altre pretendenti?
«La voglia che ha avuto di prendermi e soprattutto mi ha convinto una grandissima piazza come Roma, la presenza di Zeman, la squadra. Qui c’è un progetto importante e quindi ce la metteremo tutta per portarlo a termine».
Lei è un centravanti, che in passato ha fatto anche l’esterno.
«Sì, ho fatto anche la punta esterna, giocando spesso in un attacco a tre. L’importante è mettersi a disposizione dell’allenatore e della squadra».
La Roma ha tanti attaccanti importanti, la concorrenza la spaventa?
«Qui ce n’è tanta, è vero, ma penso che qualsiasi giocatore non debba accontentarsi di nulla. C'è un allenatore, ci sono gli allenamenti e uno deve dare il massimo, poi sarà Zeman a decidere. Sarà bello confrontarsi con certi calciatori, su questo non ci sono dubbi».
Ci sono state pressioni di Juve e Inter durante la trattativa con la Roma?
«No, non è assolutamente successo nulla, è stata solo una trattativa importante. Sono un ragazzo giovane e quindi penso che sia stato un mese abbastanza delicato per la mia carriera. Ho cercato di scegliere la soluzione migliore, ero pienamente convinto della mia decisione come lo sono tutt’ora e quindi eccomi qui a Roma».
Marotta ha dichiarato che Destro non interessava alla Juventus.
«Non voglio parlare di questo argomento. Ora sono alla Roma, conta questo».
Così giovane e così inseguito dalle squadre più importanti in Italia: non la preoccupano le pressioni?
«No, non mi carica di troppe responsabilità perché quando è stato il momento, in qualsiasi squadra ho giocato, le mie responsabilità me le sono sempre prese. Mi piace prendermele, non sono uno che si tira indietro. Mi ha fatto molto piacere perché comunque è stato il primo anno in cui ci sono state richieste importanti».
Totti si è espresso nei suoi confronti in maniera molto positiva: cosa le ha detto quando vi siete incontrati?
«Ci siamo solo salutati. Per un giovane come me avere a fianco uno come lui è eccezionale, perché è un giocatore fantastico che ti mette nelle condizioni di far bene».
La Roma può competere per lo scudetto?
«Ci stiamo allenando bene per fare un grande campionato, poi pian piano vediamo come procede...».
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