Forzaroma.info
I migliori video scelti dal nostro canale

Il Messaggero

La Lazio cresce, la Roma è ferma

La Lazio cresce, la Roma è ferma - immagine 1
I giocatori giallorossi hanno smesso di migliorare. Tutti regrediti, Mourinho compreso

Redazione

Napoli escluso, è un campionato di incertezze che si trascinano, di squadre amletiche in cerca di identità, come Roma e Lazio. Anche se in classifica sono divise da soli due punti e il derby l’ha vinto la Lazio di un’incollatura (1-0 con due tiri in porta a uno), qualcosa nella partita di domenica pomeriggio autorizza a pensare che in realtà il progetto di Sarri sia più avanti e abbia ulteriori margini di crescita, mentre quello di Mourinho sembri appannato, in stallo. La Roma preoccupa, scrive Il Messaggero, anche se ha 3 punti in più di un anno fa (ma +4 in differenza reti, rispetto al +8 del ‘21-‘22): finora ha perso 6 volte, troppe, in 19 partite ufficiali. Anche nel derby ha esibito una manovra esangue e priva di variazioni, in linea con la stagione.

Spesso l’ha aiutata il geniaccio di Dybala, altre volte San Calcio Piazzato, ben di rado l’espressione tecnica collettiva. Ma contro Atalanta, Napoli e Lazio, ipotetiche parigrado, ha perso all’Olimpico nonostante la spinta dei soliti 62mila, e in due casi su tre facendo una figura poco edificante. Il problema, a parte il fatto che senza Mkhitaryan si è perso un sicuro riferimento tecnico, è che i giocatori della Roma hanno smesso di migliorare, e questo potrebbe chiamare in causa l’allenatore, o il clima generale nella squadra. Tutti regrediti, Mourinho compreso. Non hanno più fatto progressi Mancini e Ibanez, anzi. Si è sostanzialmente fermata la crescita di Zalewski. Cristante sembra imballato. Abraham è sprofondato chissà dove. Zaniolo continua a prendere a testate i muri, rinunciando sempre più spesso alla tecnica: perché questa involuzione, visto che poi i muscoli non gli servono per segnare?