Eravamo rimasti alla smorfia di dolore sul suo viso e il morale a pezzi. Quanto tempo fa? Ormai non è importante pensarci. Kevin Strootman è tornato ad essere un calciatore. Novantaquattro minuti in campo a Marassi, dando botte e ricevendole. Spalletti può essere soddisfatto e i romanisti possono stare tranquilli: la lavatrice olandese è tornata a centrifugare ai massimi giri. Il test era probante ed è stato superato alla grande. Strootman è partito al piccolo trotto e ha via via aumentato il passo, ritrovando le vecchie distanze come se nulla fosse accaduto nei mesi precedenti. Kevin non si è mai preoccupato di forzare il contrasto, di affondare la gamba, di evitare l’uno contro uno con l’avversario. Si sa, gli allenamenti contano fino ad un certo punto, poi ti devi misurare con gli avversari ed i contrasti veri per avere certezze e l'olandese può dire di averle ritrovate. Il cartellino giallo rimediato quando la partita era già in fase di recupero sta a testimoniare un sacco di cose, tutte positive, in primis quell’abbondante pizzico di personalità che non guasta mai.
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La lavatrice olandese è tornata a centrifugare
L'olandese ha ripreso in mano il centrocampo della Roma, combattendo e affrontando ogni contrasto senza paura
La Roma è una squadra che troppo spesso si è persa per strada sotto il profilo mentale nel corso della stagione. Le mancava il cattivo della situazione, in grado di mettere paura agli avversari. Strootman è tutto questo. Qui non si tratta di esagerare ma semplicemente di fare cronaca, numeri alla mano: chi si aspettava che Kevin sfoderasse una partita migliore di quella giocata a Genova, probabilmente sognava. Ma da Marassi è arrivato un messaggio che non va sottovalutato in chiave futura, perchè con uno Strootman in più la Roma può sognare in grande.
(Mimmo Ferretti)
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