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rassegna stampa

La Juve resuscita Nainggolan

Il Ninja dice: "Quella di Allegri forse è la squadra più forte d'Europa, batterla avrebbe un grande valore. Ma non sarà semplice"

Redazione

Domenica c'è la Juve, la nemica amatissima (odiatissima), quindi il dolore o il doloretto al polpaccio di Nainggolan si sopporta, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero, si deve sopportare.  Non c'è una festa particolare per la Roma, anzi c'è n'è una da evitare, quella dei bianconeri, che all'Olimpico potrebbero festeggiare il sesto scudetto consecutivo. C'è, invece, una vittoria doverosa per la Roma, che ha bisogno di tenere a distanza il Napoli, impegnato con il Torino domani pomeriggio. Nainggolan odia la Juve, per quello vuole batterla sempre, per quello va oltre il dolore pur di affrontarla. Per quello non si nasconde.

In carriera, Radja ha affrontato per 13 volte la Juventus: 8 sconfitte, 3 pareggi e 2 successi e zero gol segnati. Ecco, domenica ci vorrebbe il terzo successo, per legare il nome della Roma alla Champions League, senza passare dal preliminare. "La Juve forse è la squadra più forte d'Europa, batterla avrebbe un grande valore. Ma non sarà semplice. Il gol? Sarebbe una soddisfazione personale, ma conta quella di squadra, ovvero vincere. E' una sfida decisiva. Io tifoso della Roma? Mi affeziono alle piazze nelle quali gioco: vivere in questo modo per me è eccezionale, mi piace e sono felice di stare qui" dice Radja in un'intervista al match programm della Roma.

Spalletti, senza Dzeko e con lui recuperato, potrà riproporre lo schieramento offensivo della passata stagione: il Ninja incursore alle spalle del tridente leggero, El Shaarawy, Salah e Perotti, pure quest'ultimo ha recuperato di slancio. Mancherà lo squalificato Strootman, un altro "io mai alla Juventus". Kevin, come a Milano, verrà sostituito da Paredes, che agirà al fianco di De Rossi.