Si parte. Saranno Juventus e Napoli, la favorita d'obbligo allo scudetto e la più gettonata tra le rivali, a dare il via alle ostilità. Alla partenza abbiamo una sola certezza: i club più forti ed esposti economicamente sono cinque e i posti che regalano la Champions League solo quattro. Per almeno una di queste squadre la mancata qualificazione nell'Europa che conta equivarrà a un vero e proprio fallimento sportivo, scrive Massimo Caputi su "Il Messaggero".
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La Juve non è più sola
Torna il campionato: il Napoli sfida i bianconeri, la Roma parte indietro, Milan e Inter si ripresentano al vertice
L'aspetto interessante di questa stagione è rappresentato dal ritorno delle milanesi, costruite per contrastare la superiorità di Juventus, Roma e Napoli. E' comunque complicato pesare la reale differenza tra le varie concorrenti. Prendiamo Juventus e Roma, prima e seconda dell'ultima stagione. Almeno in partenza, entrambe sembrano aver perso qualcosa rispetto a pochi mesi fa. La Roma, affidata a Di Francesco, non cambia soltanto modulo e filosofia di gioco. Si ritrova più forte e ampia nella rosa, ma più debole nell'undici titolare. Problema non da poco con nessuna delle priorità, la sostituzione di Salah e il ruolo di terzino destro (Karsdorp acquistato infortunato), ancora risolta. Per non parlare del difensore centrale. In virtù degli scricchiolii, veri o presunti, di Juventus e Roma, il Napoli può essere considerata la squadra più accreditata nella lotta per lo scudetto.
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