Il Messaggero

La favola di Darboe, a Roma in barcone: “Ora piango di gioia”

LaPresse

Il giovane centrocampista: “Giocare contro lo United è indescrivibile, non so come spiegarmi, sono emozionato”

Redazione

E’ nato nel 2001, che per la tifoseria della Roma è l’anno del Signore, ovvero quello del terzo scudetto giallorosso. scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Ebrima Darboe è baciato da una magia, il vento lo ha portato a Roma, dopo un lungo viaggio: zaino in spalle e mille pensieri in testa. Uno in particolare, giocare a calcio per poi mantenere la famiglia. In Gambia non era possibile e da lì è scappato. Il duro e infinito viaggio, l’esordio, prima in campionato, poi in Europa League, è terminato con le lacrime davanti alle telecamere. “Giocare contro lo United è indescrivibile, non so come spiegarmi, sono emozionato”. Ma Ebrima spiega bene, in perfetto italiano. L’emozione si traduce in un pianto sincero. Ripensando alla sua storia, alla casa famiglia e a Bruno Conti che gli ha aperto le porte della Roma di Alberto De Rossi. Darboe guardava e sognava i campioni e l’altra sera se lì è trovati davanti al fianco.