José Mourinho è arrivato a Roma con uno degli ultimi voli atterrati da Londra scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero. Si è goduto il riposo fino alla fine perché consapevole che da oggi in poi dovrà vivere in apnea per garantire la qualificazione in Champions. Con il raduno di oggi a Trigoria (ore ll) si apre la seconda parte della stagione, quella decisiva per il futuro, quella in cui non ci sarà più tempo per indecisioni, problemi personali o disattenzioni sul campo. Come quella di Karsdorp in Sassuolo-Roma che ha scatenato la collera del portoghese nel post gara. Il caso non è ancora chiuso, ma cominciano a vedersi dei passi in avanti. L'olandese è rientrato a Roma sabato notte, ha trascorso la domenica nella sua casa a Casal Palocco e questa mattina, salvo sorprese, si dovrebbe presentare al centro sportivo. La multa del 30% sullo stipendio mensile (circa 45-50 mila euro) per non essersi presentato in tournée in Giappone, l'ha indotto a cambiare strategia. Si allenerà al Fulvio Bernardini per i prossimi tre giorni, ma resta in forte dubbio la sua presenza in Portogallo dal 15 al 22 dicembre. Perché un conto è convivere con un allenatore con cui si è ai ferri corti per un paio di ore al giorno. un altro è passarci una settimana a stretto contatto. La soluzione più semplice sarebbe metterlo fuori rosa così da esentarlo da tutte le attività della prima squadra (ritiro compreso) e farlo seguire. al pari dei compagni, da un preparatore dedicato. A gennaio, quando aprirà il mercato, Pinto proverà a cederlo a titolo definitivo ad almeno 10 milioni, anche se sarà un'impresa. Tammy è il calciatore che ha trovato più difficoltà nei primi tre mesi della stagione e Mourinho ha il dovere di riabilitarlo facendolo tornare quello dello scorso anno (27 gol tra campionato e coppa). Non a caso Lorenzo Pellegrini ha scommesso su di lui: «Con il giusto lavoro e la giusta mentalità, può diventare uno dei migliori attaccanti del mondo, ha un potenziale incredibile». La mancata convocazione al Mondiale è stata ormai metabolizzata, ma rappresenta comunque una bocciatura da cui ricostruire il futuro. Poi c'è Zaniolo che in Nazionale ha respirato aria nuova, è apparso più libero mentalmente e in Giappone ha dato evidenti segnali di ripresa. José proverà a ripartire anche da lui, consapevole che dovrà dare molto di più per guadagnarsi un rinnovo da 4 milioni.
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Karsdorp e Abraham alla resa dei conti
Con il raduno di oggi a Trigoria (ore ll) si apre la seconda parte della stagione, quella decisiva per il futuro, quella in cui non ci sarà più tempo per indecisioni
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