rassegna stampa

Juve-Roma, il giallorosso Ghini: “Fischiamoci contro da soli”

"Certo che se a dirigere un orchestra sinfonica metti una Nasica del Borneo (simpatica scimmia dal nasone rosso) il rischio che qualcosa non quadri è più che certo".

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La Roma è una grande squadra. Ed è la mia fede. La Juve è una grande squadra. Quando due bellissime realtà del calcio italiano si incontrano si ha il dovere civile di offrire a tutti i tifosi, a tutti quelli che amano questo sport bellissimo, uno spettacolo straordinario di agonismo, di professionalità, di abilità, di fantasia. E che vinca il migliore. Un po’ retorica come immagine ma credo che ognuno di noi nel profondo dell’anima lo pensi, augurandosi certo che alla fine il vincitore debba solo essere la propria squadra. Che bello sarebbe. Senza doverci addolorare per la violenza estrema, straziante, quella del tifo ridotto a spettacolo animale. 

Devo e voglio continuare a crederci, a costo di farmi ridere dietro, devo e voglio credere che un lancio da 40 metri, un dribbling ubriacante, un raddoppio di marcatura o il colpo di reni di un portiere siano gli ingredienti misteriosi della magica pozione che mi porterà a vincere. Sì, me: perché io sono la mia squadra. La mia squadra che è la mia fede. Con tutto questo bagaglio antico e romantico mi sono messo a guardare la partita. Seduto su un divano, da solo. Non solo perché lontano da Roma, ma perché ho voluto scacciare tutti i fantasmi, prima e dopo il gol di Turone.... Così, via tutti, si scende in campo e si gioca.

Non c’è stato niente da fare. Alla fine del primo tempo il divano si era tornato a riempire di ambigue presenze che a momenti cado per terra e mi fischio rigore da solo. Lo spettacolone ridotto ad una farsaccia orrenda. Certo che se a dirigere un orchestra sinfonica metti una Nasica del Borneo (simpatica scimmia dal nasone rosso) il rischio che qualcosa non quadri è più che certo. E di bucce di banana sul campo di Torino ce ne erano parecchie, e molti ci sono scivolati.

Alla fine della partita chiedermi perché a dirigerla non fosse stato mandato un altro mi sembrava da sciocco. Gli ectoplasmi intorno a me sarebbero morti dal ridere. Alla fine abbiamo perso. No, non entrerò nella polemica rovente: le immagini si commentano da sole. Lo sanno anche quelli della Juve. L’immagine più bella, per me, è quella dei giallorossi che vanno sotto la curva festeggiati come se avessero vinto. Forza Roma. Sempre.