In giallorosso tre partite di fila da titolare (sulle diciannove totali in stagione, 1340 minuti in tutto) le aveva giocate una sola volta, quando la stagione era appena cominciata. Juan Jesus, in queste ultime tre partite disputate dall’inizio, Genoa, Udinese e Sampdoria, come scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero, è sembrato il fratello “giusto” rispetto a quello. Non a caso le ha giocate tutte da centrale nella difesa a tre, il sistema a lui più caro.
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Jesus ora se la gode: «Difesa da applausi»
il brasiliano, dopo le figuracce di inizio stagione, si è ritrovato: "Gruppo di qualità. Andremo lontano"
Spalletti ha lavorato su di lui come ha fatto con Emerson Palmieri, oggi Jesus sembra un calciatore più affidabile, sicuramente indietro rispetto ai vari Ruediger, Fazio e Manolas, ma comunque un’alternativa vera che, se chiamata in causa, non ti fa più tremare i polsi.
Domenica contro il Cagliari il difensore brasiliano non ci sarà per l’ammonizione rimediata a Udine, era diffidato. Peccato, sarebbe stato giusto insistere, battere il ferro finché è caldo. Jesus intanto si gode il momento, consapevole che le sue prestazioni sono fuori linea rispetto al passato. «Stiamo lavorando benissimo in campo. Se non prendiamo gol siamo più forti e in attacco possiamo fare male. Contro la Sampdoria abbiamo fatto un grande passo, ma ora testa al Cagliari, sarà una partita difficile. La rosa è incompleta? Conta avere un gruppo di qualità, come quello che abbiamo. Anche se siamo pochi, chi c’è ci darà grande soddisfazione».
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