Mentre in Inghilterra il mercato è entrato nel vivo anche grazie ad un importante giro di affari che ha permesso un cambio di equilibri in Premier League, in Italia il campionato riprenderà più o meno con gli stessi interpreti e gli stessi problemi. Solo poche settimane fa, ad esempio, Luciano Spalletti si lamentava di una rosa poco numerosa: "Siamo pochi, ci sono delle difficoltà oggettive". Da quel giorno il tecnico di Certaldo ha potuto accogliere solo il difensore Lisandro Lopez in prestito. E per questo, nelle ultime ore, ha alzato il pressing sui suoi dirigenti per avere presto a disposizione Rafinha (Barcellona) e un centrocampista: Ramires (Jiangsu) è la prima scelta, Manuel Fernandes (Lokomotiv Mosca) una delle alternative. In tale ottica va letta la volontà del ds Ausilio di effettuare un ultimo sforzo, alzando fino a 40 milioni l'offerta ai catalani per il prestito con diritto di riscatto del jolly brasiliano. Alla voce opportunità, non sfuggono Sturridge, in uscita dal Liverpool, Correa (Siviglia) e Gaitan (Atletico Madrid), che ha avviato le pratiche per il passaporto comunitario. Diverso discorso per Sarri. Il tecnico del Napoli, ancora amareggiato per il rifiuto di Verdi, ha capito di doversi accontentare. Deulofeu non piace fino in fondo e Politano è ritenuto incedibile dal Sassuolo. Sono risalite le quotazioni di Younes, prenotato dagli azzurri dal prossimo giugno: ieri il suo agente ha incontrato l'Ajax per anticipare il suo sbarco a Napoli, a fronte di un esborso di 6-7 milioni.
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Italia, è il mercato dei sogni poveri
Pochissimi affari in questa sessione invernale mentre la Premier continua a crescere
Restano bloccate anche tante cessioni: Gustavo Gomez (Milan) e quelle degli azzurri Tonelli e Giaccherini (vicino al Chievo). Ma per loro vale la tradizione italiana: i club preferiscono tesserarli verso la fine del calciomercato per risparmiare anche un mese di alto stipendio.
(E. Trotta)
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