Instant team o talenti per crescere? Con Zaniolo o senza, le strategie della Roma cambiano. Lo sanno i Friedkin e ne è consapevole Mourinho che accarezza l’idea di un instant-team, scrive Stefano Carina su Il Messaggero.
Il Messaggero
Instant team o talenti per crescere ancora? Roma a un bivio
Lo step successivo che ha in testa lo Special per la prossima stagione, è quello di puntare alla qualificazione in Champions in campionato e provare a regalarsi un’altra gioia in Europa League e/o in Coppa Italia.
Per riuscirci, la via è duplice. Provare ad accorciare i tempi, puntando sull’esperienza, la personalità di calciatori già fatti e costruiti che si portano dietro ingaggi pesanti o virare su profili più giovani che inevitabilmente necessitano di maggior tempo per sbocciare.
Il discorso non riguarda la mediana. È lì che la Roma, dopo Matic, intende aggiungere un paio di elementi per alzare la qualità del reparto. Il primo della lista è Frattesi, sul quale il club detiene il 30% sulla futura rivendita e può girare al Sassuolo giovani (Felix o Volpato) di sicuro avvenire.
L’altro investimento arriverà sul regista: Douglas Luiz o Neves. Per gli altri reparti, è diverso. Il messaggio che lo scorso novembre trapelava da Trigoria era il seguente: “La proprietà ha ereditato una situazione finanziaria difficile e continua ad sostenere alcune esigenze economiche. Non possiamo costruire un instant team”. Sette mesi dopo lo scenario è cambiato. Non completamente ma è sicuramente diverso.
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