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Infortuni muscolari e approccio svagato. Le due spine di Josè

Infortuni muscolari e approccio svagato. Le due spine di Josè - immagine 1
Mourinho dovrà porre rimedio per non compromettere la stagione

Redazione

La maledizione infortuni torna ad affacciarsi a Trigoria, scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero.

Tutto sembrava risolto con l'arrivo di José Mourinho che la scorsa stagione era riuscito a ottenere un risultato eccellente, la più bassa incidenza di guai muscolari degli ultimi anni. Facendo un parallelo tra l'ultima annata di Fonseca e la prima dello Special, l'incidenza di infortuni muscolari era calata di oltre il 50%.

Un dato eccezionale, ottenuto grazie all'attenzione maniacale per le statistiche individuali dei calciatori e agli allenamenti pensati proprio per prevenire incidenti spiacevoli. Quest'anno non è cambiato nulla nello staff, l'approccio al lavoro è sempre lo stesso e i giocatori seguono con fiducia le indicazioni. In molti continuano ad avere un preparatore privato che, però, è limitato nelle funzioni proprio per evitare sovrapposizioni con il programma ufficiale.

Allora perché, in meno di un mese dall'inizio del campionato, i guai muscolari sono arrivati già a tre (quattro allungando il periodo a quello estivo comprendendo Calafiori).

L'ultimo problema è quello di Zalewski, che arriva dopo Kumbulla ed El Shaarawy. L'italopolacco salterà la trasferta di Empoli per un affaticamento all'adduttore (domani nuovi esami).

Certamente qualcosa è cambiato nel lavoro del preparatore Rapetti: lo scorso anno era pensata a lungo raggio, quest'anno con il Mondiale che comincerà il 20 novembre e con lo stop alle partite il 13, è stata impostata per avere una partenza sprint.

La Roma, oltre ad aver palesato difficoltà a livello atletico, ha avuto un approccio tra il blando e lo svagato in molte partite. Infortuni e scarsa attenzione, un connubio letale a cui Mourinho dovrà porre rimedio per non compromettere la stagione a tempi record.