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Il messaggero

In un vicolo cieco

Redazione
La Roma fa passi indietro e alcune soluzioni proposte da Gasp generano confusione. L'attacco non funziona e molti nuovi arrivati non si stanno dimostrando all'altezza

Un vicolo cieco, o ceco (se ci riferiamo al Plzen). Una strada senza uscita, insomma un cul-de-sac. Forse proprio lì è finito Gian Piero Gasperini. Che le sta provando tutte, andando anche oltre la normalità o la logica, ma le soluzioni sono sempre lontane, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Ci vorrà tempo, magari lo stesso che ha impiegato a Bergamo per rendere grande l'Atalanta, o forse anche di più. Il suo principale problema è la rosa, che ha pedine mancanti e alcune inadatte. Cominciamo dal problema numero uno, su cui sta battendo molto: l'attacco. E questo è il corpo dello scontro - dopo la sconfitta con il Plzen -a distanza con Dybala: la risposta a quel "siamo stati mosci" dell'argentino, è stata eloquente. Come a dire: non siamo stati mosci, il senso del discorso di Gasp, semmai ad esserlo sono gli attaccanti «che non segnano da tempo». Le punte non fanno gol, è un dato di fatto nudo e crudo. La Roma migliore, almeno per i risultati ottenuti, è stata quella con Ferguson titolare, sì, strano ma vero. Eppure Evan è finito in fondo alle gerarchie. Ma, come noto, cambiando l'ordine degli addendi il risultato non cambia: la presenza di Dovbyk non ha certo aumentato in maniera cospicua il numero di reti, e nemmeno quella di Dybala, partito titolare contro Torino, Inter e Plzen e tornato a fare centro dopo quasi un anno.

Nemmeno la soluzione gasperiniana con Soulé e Paulo sulla trequarti ha convinto a pieno, l'unico guizzo c'è stato a Pisa, ma ormai è un caso sporadico. E' tornato Bailey, per lui solo un paio di spezzoni di gara. Il giamaicano è stato preso per giocare a sinistra (a destra ce ne sono diversi), ma Gasperini ha specificato, e non casualmente, di averlo sempre visto partire da destra, per sfruttare il suo piede sinistro. Altro equivoco, questo. E si torna al peccato originale se condo il tecnico: il mercato. Si attende l'intervento provvidenziale di Massara a gennaio, ma da qui ai prossimi due mesi, una soluzione tampone è obbligatorio trovarla. Stando ai numeri serve una doppia soluzione: un esterno sinistro e il famoso centravanti. Gasperini è andato oltre i suoi stessi limiti pure in altri reparti, pro vando situazioni estreme, visto che alcuni calciatori non gli forniscono le garanzie giuste. I casi di Tsimikas e Rensch sono eclatanti: al loro posto hanno giocato Wesley, passato da destra a sinistra, oppure Celik, abilissimo terzo centrale e ritornato ai vecchi fasti dell'uomo a tutta fascia. Là in mezzo, i più presenti sono Cristante e Koné, ai quali fatica a rinunciare. Poi c'è Pellegrini, fuori dal progetto Roma per quasi tutta l'estate e rigenerato dal derby, ma pure lui non ha mai trovato continuità. Nel suo ruolo Gasp preterisce un attaccante, che non c'è in rosa in questo momento, a parte El-Sha, che ha cominciato da titolare (e capitano) nelle prime partite della stagione. Le idee del tecnico per dare equilibrio alla squadra, come abbiamo visto, sono state tante. E non tutte illuminanti. L'importante è non incartarsi.