rassegna stampa

In città già 2mila supporter dei Reds, “Ricordate di non bere in strada”

Non sono hooligans, sono tifosi normali, anche molte famiglie, ma secondo la questura 30-40 elementi a rischio potrebbero arrivare

Redazione

Ma qual è lo scenario che ci attende in vista di Roma-Liverpool? A un giorno dalla partita di Champions con la Roma, scrive Mauro Evangelisti su Il Messaggero, dovrebbero partire dall'aeroporto John Lennon, ma anche da altri scali britannici, almeno 2.000 supporters dei Reds; i restanti, per raggiungere il totale dei 5.000 previsti, sono attesi per domattina, quando ad esempio a Fiumicino atterreranno a raffica quattro voli charter e di linea di Enter Air, Jet2 e Blue Air. Altri arriveranno a Ciampino, ma anche in vari aeroporti italiani come Pisa, Perugia, Milano, Bergamo, Napoli e Firenze. Bisogna essere chiari: non sono hooligans, sono tifosi normali, anche molte famiglie, ma secondo la questura 30-40 elementi a rischio potrebbero arrivare. Saranno marcati a uomo dalla Digos, anche grazie alla collaborazione della polizia di Liverpool che ha mandato a Roma cinque agenti.

Il piano di sicurezza: bonifiche della zona attorno allo stadio per evitare che qualcuno nasconda armi da usare successivamente; scambio di informazioni con i poliziotti inglesi; percorsi per raggiungere l'Olimpico; presidio costante delle zone dei monumenti e di quelle dei locali notturni. Se da una parte si tenta comunque di abbassare il livello della tensione sia a Roma sia a Liverpool, ieri un tabloid inglese ha parlato di minacce di tifosi giallorossi sui social («se venite a Roma vi facciamo a pezzi») che avrebbero convinto qualche tifoso del Liverpool a rinunciare alla trasferta. Ma non sembra uno scenario credibile. Intanto, Filippo Lombardi e Daniele Sciuscio, i due romanisti arrestati a Liverpool, sono ancora in carcere (in due strutture differenti): non hanno accettato di parlare con il console italiano, in attesa del processo per disordini violenti fissato per il 24 maggio.