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Il Messaggero

Impaurita, molle e senza personalità: lontano dall’Olimpico la Roma si perde

Impaurita, molle e senza personalità: lontano dall’Olimpico la Roma si perde - immagine 1
Quest'anno la squadra, in trasferta, sta dando il peggio di sé. Il rendimento dei giallorossi in trasferta preoccupa Mourinho in cerca di una spiegazione
Redazione

Vuoi vedere che, anche stavolta, ha ragione José Mourinho? La storia della torta della nonna e della comfort zone nella quale si rifugiano spesso i suoi calciatori, danno la misura del problema: la mancanza di personalità, scrive Alessandro Angeloni su il Messaggero. Non a caso, ed è storia nota ormai, che in casa esiste una Roma, fuori casa ne esiste un'altra. E non a caso la Roma in questo anno solare, lontano dal suo stadio, quindi proprio in quella dannata comfort zone, è riuscita a vincere solo quattro volte, due nella passata stagione, Spezia e Torino, due in questa, Sheriff e Cagliari. Quest'anno la squadra, in trasferta, sta dando il peggio di sé. Come a Verona (2-1), che naviga nei bassifondi della classifica, per i gialloblù, quello, fu l'ultimo successo in campionato; come quella di Marassi contro il Genoa (4-1), una partita che è finita male e poteva andare pure peggio. Due amnesie grosse, così come quella di Praga, che ha compromesso il primato del girone di Europa League: bastava un pari, o anche perdere con un gol di scarto. Invece è arrivato il 2-0 che ha reso difficile pure il viaggio dell'altro ieri a Ginevra, dove il Servette ha inchiodato la Roma sull'1-1, che renderà ormai inevitabile -per accedere agli ottavi -il playoff con gli squali della Champions. Come lo scorso anno. Non è un dramma, come dice Mou, ma giocare due partite in più, con una rosa non proprio adatta alla due/tre competizioni, non è proprio il massimo della vita. Ma i motivi di questa altalena di risultati? Quelli che ha spiegato Mou, che sta cercando di scavare nell'anima dei suoi calciatori, i quali sanno tirare fuori il carattere e l'orgoglio quasi esclusivamente tra le mura amiche, con la nonna che gli fa la torta. La Roma in casa ha regalato punti solo alla Salernitana (2-2), prima giornata senza Dybala, Pellegrini (e Lukaku, che stava lì lì per arrivare) e al Milan (2-1), poi il filotto di successi, tranne il derby che, da calendario, si è giocato fuori casa e ha portato in dono un pareggio insipido. Sempre meglio che una sconfitta. E forse Mou aveva ragione anche in quel caso, quando ha ammesso di aver giocato soprattutto per non perdere.

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