(Il Messaggero - M.Ferretti) A rigor di logica (calcistica), non ce n’è uno che c’azzecca con l’altro e con l’altro ancora. Tridente pesante, è stato definito. In realtà, un tridente misterioso, tutto da scoprire e non soltanto perché non è mai stato testato in appuntamenti ufficiali. Totti, Osvaldo e l’esordiente Destro sono tre attaccanti centrali; nessuno dei tre è un esterno puro (il capitano in quel ruolo è un adattato) e fa un certo effetto pensare che Zdenek Zeman mandi in campo la sua squadra con un attacco privo di punte esterne. Tridente senza ali, riassumendo.
rassegna stampa
Il tridente senza ali
(Il Messaggero – M.Ferretti) A rigor di logica (calcistica), non ce n’è uno che c’azzecca con l’altro e con l’altro ancora.
A dire il vero, il boemo non ha ufficializzato la scelta ma non ha fatto intendere che non saranno quei tre a cominciare contro l’Inter. Chi, del resto, se non Totti? Bojan non c’è più: Tallo? Chi se non Osvaldo, la punta più in forma della Roma? Chi se non Destro, «il colpo più importante del mercato» per dirla alla Zeman, costretto a restare a guardare domenica passata contro il Catania? Lamela «è molto migliorato», ma se gioca lui, uno dei peggiori contro il Catania, Destro perché è stato acquistato?
In attesa di notizie da parte di Zeman, Destro ha già ricevuto l’avviso di convocazione per il doppio impegno della nazionale di Cesare Prandelli. Tutto secondo copione, visto che Mattia viene considerato il centravanti azzurro dei prossimi anni. La sorpresa, se mai, è legata al nome di Osvaldo: per via dell’indisponibilità di Mario Balotelli (che dovrà operarsi agli occhi), anche Daniel è stato raggiunto dalla pre-convocazione dell’Italia. Il suo brillantissimo avvio di stagione l’ha riproposto all’attenzione del cittì che lo aveva snobbato per l’Europeo. E non v’è dubbio che stasera i due faranno di tutto per non far mancare buone novelle a Prandelli.
Per Destro, l’ex (incompreso) della sfida, sarà l’esordio con la maglia della Roma e intorno al suo nome c’è tanta curiosità. Pur di prenderlo la Roma ha speso un botto e vinto un duello infinito con la Juventus: segno che i dirigenti di Trigoria credono profondamente nelle sue possibilità, ma va verificata la sua adattabilità a giocare decentrato a destra. Sia lui che Osvaldo che (ovviamente) Totti conoscono l’arte del gol, resta da capire se riusciranno a fare i giusti movimenti per mettere in difficoltà la difesa di Andrea Stramaccioni. E, soprattutto se i due destinati a giocare esterni sapranno garantire alla Roma l’adeguata copertura in fase di non possesso.
Capitolo Totti. Il capitano non va in gol in casa dell’Inter dal 27 febbraio del 2008. Rosetti-Roma 1-1, ricordate? Sono passati oltre quattro anni da quella notte di aiutini e aiutoni e Francesco vorrebbe infrangere il tabù anche per affiancare o superare Josè Altafini nella classifica dei cannonieri di Serie A di tutti i tempi. Totti è fermo a quota 215 dalla penultima partita dello scorso campionato, Altafini ha chiuso la carriera a 216: non manca molto, vero? L’importante, per Francesco, sarà avere la possibilità di avvicinarsi seriamente dalle parti di Castellazzi. L’esatto contrario, insomma, di quanto accaduto domenica scorsa all’Olimpico, con il capitano larghissimo e lontanissimo da Andujar.
© RIPRODUZIONE RISERVATA