rassegna stampa

Il Titanic affonda, il violino non smette di suonare

La squadra non ha uno straccio di gioco, non sa cosa fare quando ha il pallone tra i piedi e molto spesso anche quando ce l’hanno gli avversari. Una povertà assoluta

Redazione

Lenta, brutta, pachidermica, scontata e noiosa, la Roma di Rudi Garcia non ha fornito alcuna emozione, limitandosi a fare l’ennesima brutta figura contro uno Spezia che naviga a metà classifica nel campionato di Serie B. Deprimente, la Roma. Come riportato nell'edizione odierna de "Il Messaggero", la squadra è inguardabile per via di un gioco che non esiste più, se mai è esistito. Dopo la pessima esibizione di Napoli, mascherata da grande impresa dai trombettieri di corte per il digiuno di Higuain, i dirigenti di James Pallotta e il presidente stesso hanno dichiarato che non c’erano problemi, che la povertà tecnica e tattica della squadra era una semplice invenzione di radio e giornali.

E poi è arrivato lo Spezia. La squadra non ha uno straccio di gioco, non sa cosa fare quando ha il pallone tra i piedi e molto spesso anche quando ce l’hanno gli avversari. Una povertà assoluta. Che ha precisi responsabili. In sede e in campo, panchina compresa. Il Titanic sta affondando e sarebbe meglio che l’orchestra smettesse di suonare. Il maestro con il violino, però, non ha alcuna intenzione di farlo. E nessuno glielo toglie dalle mani.

(M. Ferretti)