Chiamarli rinforzi probabilmente è esagerato, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Di certo c'è che il se il campionato non si fosse fermato per oltre due mesi, la rincorsa alla Champions Fonseca l'avrebbe fatta senza Zappacosta, Pastore e Zaniolo.
rassegna stampa
Il rinforzo fatto in casa
Zappacosta, Pastore e Zaniolo: alla ripresa Fonseca trova tre giocatori in più per la rincorsa alla Champions
Se di Nicolò è inutile perdersi nel raccontare cosa può dare alla Roma (non a caso la flessione della squadra è coincisa con il suo ko: 4 sconfitte nelle prime 5 partite disputate senza di lui), Zappacosta è tutto da scoprire. Si può partire da una certezza: nei progetti estivi era lui il terzino titolare. Ora dodici gare per strappare una conferma, anche se in prestito. La Roma ha qualche dubbio. E non è un caso che dall'Argentina l'avvicinino a Montiel (River Plate).
Discorso a parte merita Pastore. A fine ottobre sembrava rinato. Messosi alle spalle i problemi fisici, l'argentino era riuscito a infilare 4 gare consecutive da titolare (Milan, Udinese, Napoli e Parma). L'euforia è durata poco. Un edema all'anca l'ha tenuto fuori per altri 4 mesi. Ora con Mkhitaryan e Pellegrini in forma, appare difficile toglier loro il posto. Ma Pastore potrebbe comunque rivelarsi importante, come nel basket lo è il sesto' uomo. Soprattutto in estate, con ritmi più lenti, l'estro e la classe dell'ex Psg potrebbero essere decisive. L'importante è che stia bene. Particolare non di secondo piano.
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