"Smalling? Sono pessimista". Fonseca aveva alzato bandiera bianca già giovedì notte, scrive Stefano Carina su Il Messaggero.
rassegna stampa
Il mistero Smalling
La Roma ancora senza l'inglese assente ormai da un mese per il problema al ginocchio
La conferma è arrivata ieri: Chris ha svolto ancora una volta lavoro individuale per un'infiammazione al ginocchio che non gli sta dando tregua. La sua assenza con il Sassuolo vien da sé. Sono ormai diventati 27 i giorni che non si allena i compagni: un incubo. Iniziato dal suo addio in estate, alla vigilia del match con il Siviglia. L'inglese, infatti, ha dovuto attendere sino all'ultimo giorno mercato con tanto di brivido e giallo nel tesseramento, per veder esaudita la volontà di tornare nella Capitale. Da quel momento in poi è iniziato un calvario non preventivato.
A causa di una distorsione al ginocchio, è costretto a rimandare il debutto. Salta gli impegni con Benevento, Young Boys e Milan per poi tornare a disposizione contro il Cska Sofia. Il periodo nero sembra finalmente alle spalle: gioca di fila contro Fiorentina, Cluj e Genoa arrivando alla sosta per gli impegni con le nazionali senza avvertire particolari problematiche. In quelle due settimane svolge del lavoro personalizzato proprio per prevenire ulteriori noie. A tre giorni dalla gara con il Parma, Smalling si ferma di nuovo. Stavolta è una forte intossicazione alimentare, legata ad un pasto a base di funghi, la causa dell'ennesimo forfait. Superato a fatica anche questo inconveniente, lunedì 23 novembre il calciatore si allena a parte senza problemi. Il giorno seguente, dopo pochi minuti, avverte una nuova fitta all'arto e decide di fermarsi. A Trigoria si affrettano a definire lo stop precauzionale. Si tratta invece di una ricaduta.
Contro il Sassuolo quella dell'inglese non sarà l'unica defezione. Out Mancini, in bilico Veretout che ieri si è allenato a parte. Oggi farà un test.
Formazione: rebus in difesa. Kumbulla con gli svizzeri non ha giocato nemmeno un minuto, confermando il ritardo di condizione. Possibile che Paulo ripresenti il trio Ibanez-Cristante-Jesus con Fazio prima alternativa. Chi tornerà a sedersi in panchina, pronto a subentrare è invece Calafiori. Il 18enne si gode il momento, aspettando la fumata bianca sul rinnovo (sino al 2024). L'intesa sul contratto è stata trovata (700mila euro più bonus), si discute ancora della commissione richiesta da Raiola (1,2 milioni).
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