Roma sospesa tra miracoli e Conclave, e la Roma anche. Il miracolo di Bergoglio (Trump e Zelensky) non si capisce ancora come finirà, scrive Paolo Liguori su Il Messaggero. E altrettanto quello della Roma in Europa. Champions? Anche secondo Ranieri ci vorrebbe un miracolo, ma già oggi pomeriggio all'Olimpico ne sapremo molto di più. Battere la Fiorentina non sarà semplice, ma qualche motivazione forte i giocatori giallorossi nel ricordo dello schiaffo dell'andata al Franchi. Fu una partita orribile e disperata, ci segnò anche un nostro beniamino, Edoardo Bove, che avevamo più o meno mandato in fretta in prestito: una ferita grave della gestione della maga Lina, quella che aveva trovato anche una collocazione per Dybala, in una sconosciuta squadra in Arabia. Oggi Edoardo sarà all'Olimpico, senza giocare e io sento di mandargli un abbraccio. Se penseranno a quella brutta gara i nostri vorranno rifarsi e tutto tornerebbe concreto, salvo giocarsi l'Europa di qualsiasi tipo la prossima settimana a Bergamo. Il finale che ci ha regalato Ranieri è bellissimo. Il Conclave, invece, è ancora più misterioso di quello che inizia il 7, per eleggere il nuovo Papa: si tratta di capire chi sarà il nuovo allenatore della Roma. Sir Claudio è il Camerlengo e si è chiamato fuori dalla corsa, nonostante abbia risollevato la Roma. Decideranno i Friedkin, speriamo con l'aiuto trascendentale dello Spirito Santo perché, prima di Ranieri, la loro decisione ha rischiato di farci finire al Santo Spirito, che è un ospedale antico. In ogni caso, per sognare oggi bisogna vincere. Col doppio centravanti o la difesa ben protetta non fa differenza: il risultato utile e soltanto uno.
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Il Messaggero
Il miracolo da uno schiaffo
In ogni caso, per sognare oggi bisogna vincere. Col doppio centravanti o la difesa ben protetta non fa differenza: il risultato utile e soltanto uno
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